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Omicidio Nemtsov, giallo sui fermi: ora sono 4

Sono ceceni. Uno forse è ex agente decorato da Putin. La polizia russa blocca poi a Grozny un quinto uomo che ha preferito farsi saltare in aria. Dadayev confessa

Due sospetti sono stati arrestati sabato in mattinata in relazione all’omicidio dell’oppositore russo Boris Nemtsov, assassinato il 27 febbraio nel centro di Mosca. Lo ha reso noto il capo dei servizi di sicurezza federali russi (Fsb), Alexander Bortnikov, il quale ha anche rivelato i nomi dei due presunti responsabili: Anzor Kubashev e Zaur Dadayev. Lo riporta l’agenzia Interfax. Più tardi la notizia che i fermi sono quattro.

Dopo l’arresto di Kubashev e Zaur, due cugini di origine caucasica, sono stati quindi fermati altri due uomini. Una nuova azione di polizia si è invece trasformata in tragedia: un ceceno sospettato per l’omicidio di Nemtsov è infatti stato accerchiato dalla polizia a Grozny in Cecenia, ma prima di essere catturato si è fatto saltare in aria con una granata. Uno dei fermi, Zaur, avrebbe prestato servizio, per circa 10 anni, nelle forze di sicurezza del ministero dell’Interno ceceno. In precedenza, come detto, la polizia russa aveva fermato i cugini Zaur Dadayev e Anzor Kubashev, catturati dall’Fsb in Inguscezia, rispettivamente il 5 marzo nel distretto di Nazran e il 6 marzo nel distretto di Malgobek.

La notizia era arrivata sabato, nel giorno in cui i media russi parlavano anche di minacce di morte ricevute da Anna Duritskaia, la giovane compagna di Boris Nemtsov che nella notte dell’assassinio era con lui, a due passi dalla Piazza Rossa. La donna sarebbe stata minacciata da sconosciuti nella casa dei suoi genitori a Bila Tserkov, non lontano da Kiev, dove era tornata nella notte tra lunedì e martedì dopo essere stata a lungo interrogata a Mosca.

In serata la notizia che Dadayev ha confessato il suo coinvolgimento nel delitto. A diffondere la notizia il giudice Natalia Mushnikova, che ha confermato il suo arresto sino al 28 aprile. Convalidato anche il fermo di Gubashev, presunto esecutore dell’uccisione insieme a Dadayev, e dei tre nuovi sospettati nelle indagini: Shagit Gubashev, fratello di Anzor e cugino di Dadayev e altre due persone identificate come Ramzat Bakhaev e Tamerlan Eskerkhanov. Il tribunale ha deciso di mantenere in custodia fino al 7 maggio il primo e fino all’8 maggio gli altri due.

08-03-2015

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