Matteo Renzi a Kiev, incontro con Poroshenko
Il premier in viaggio diplomatico: «Rispetto, sovranità e pace per l’Ucraina». Nel pomeriggio lo spostamento a Mosca Il leader ucraino: «Grazie al forte sostegno»
Mercoledì il premier Matteo Renzi ha incontrato a Kiev il leader ucraino Petro Poroshenko, a cui ha detto: «Tutti noi vogliamo il rispetto e l’indipendenza della sovranità dell’Ucraina. Deve tornare la pace. È necessario monitorare il cessate il fuoco, monitorare le frontiere ed è importante la missione Osce». Nel pomeriggio lo spostamento a Mosca.
Al centro del colloquio di Renzi c’erano gli accordi di Minsk per rendere duratura la tregua in Ucraina dopo il conflitto con i separatisti filorussi nell’est del paese. «La gravità del momento che sta vivendo l’Ucraina e insieme all’Ucraina, che sta vivendo l’Europa», ha detto il premier, impone di non sottovalutare «i rischi, le difficoltà, i pericoli. I combattenti morti meritano tutti gli sforzi per procedere nella direzione di una pace duratura e stabile. Trovo importante il colloquio con Poroshenko. Questa visita testimonia la solidità del rapporto tra Italia e Ucraina e lo sforzo che tutti noi stiamo facendo perché gli accordi di Minsk possano trovare piena efficacia». Da parte sua, Poroshenko ha voluto ringraziare l’Italia «per l’atteggiamento espresso da Renzi di un sostegno all’Ucraina molto fermo e forte».
Dopo Kiev, nel pomeriggio, Renzi si è quindi spostato a Mosca dove giovedì incontrerà il presidente russo Vladimir Putin e deporrà anche dei fiori nel luogo in cui è stato ucciso l’oppositore Boris Nemtsov, proprio a ridosso del Cremlino. |