Nemtsov, uno dei sospettati denuncia pressioni
Uno dei sospettati del delitto ha denunciato di essere stato picchiato insieme al fratello (anche lui indagato) e che gli è stato intimato di confessare l’assassinio
Shagid Gubashev, uno dei quattro sospettati dell’assassinio di Boris Nemtsov, l’oppositore ucciso a sangue freddo a Mosca, stando a quanto riporta il tabloid Moskovski Komsomolets, avrebbe denunciato di essere stato picchiato insieme al fratello Anzor (anche lui indagato) e che gli è stato intimato di confessare l’uccisione.
Secondo quanto riporta il tabloid online, Gubashev avrebbe detto che era col fratello in Cecenia quando gli sarebbe stato detto che avevano fermato il cugino Dadaiev in Inguscezia e i due sono quindi andati a vedere cosa gli era capitato. Appena entrati a Magobekh sono stati fermati, sostiene, dicendo che sono stati «incappucciati senza spiegarci nulla, poi ci hanno portato in un locale dove hanno cominciato a picchiarci, ci hanno chiesto di dire che siamo stati noi ad ammazzare Nemtsov». |