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Azioni mirate di navi e aerei contro i barconi

Non una guerra, ma il dispiegamento di navi e aerei per affondare le imbarcazioni nei porti libici attraverso un’operazione di polizia internazionale contro il racket

Niente guerra, ma operazioni mirate, condotte da navi e aerei per affondare i barconi nei porti libici grazie all’ausilio della polizia internazionale per fermare i trafficanti che portano migranti verso le coste italiane. Così le fonti Ue circoscrivono la natura dell’operazione di Politica europea di sicurezza e difesa comune (Pesd), per la quale il vertice europeo straordinario darà mandato all’Alto rappresentante Federica Mogherini.

«Non si tratterà di guerra, ma di azioni chirurgiche mirate, molto precise, per distruggere i barconi prima del loro utilizzo, sulla base di informazioni di intelligence in possesso dell’Italia».

«Sono fiducioso che l’Ue possa cambiare passo e fare l’Ue non solo quando c’è da fare il budget», qualcosa di diverso da «un dotto club di specialisti tecnici che sanno tutte le dinamiche geopolitiche ma dimenticano di dare una risposta al dolore». Così mercoledì mattina il premier Matteo Renzi nella sua informativa alla Camera, dopo la strage dei migranti di sabato notte e alla vigilia del consiglio Ue straordinario.

Di fronte alla strage di migranti «siamo chiamati ad un approccio politico perché è politica la scelta dell’Ue di svolgere un summit straordinario domani, con la necessità di dare una risposta che non sia solo una reazione emotiva, ma politica intesa come capacità di dare una risposta ad un problema articolato», ha detto ancora. «È importante che le procedure di asilo siano gestite con un team europeo e dai ministri degli esteri e possano estere patrimonio non solo di un paese ma di tutti», ha quindi aggiunto il numero uno di Palazzo Chigi. «Permettetemi un sorriso amaro: quando sento in tv “dobbiamo scoraggiare le partenze”, si sappia che non si fa con una dichiarazione nel talk show ma con l’Alto commissariato dell’Onu in Sudan e Niger ed evitando di inseguire la demagogia come sta facendo larga parte opposizione. C’è un limite allo sciacallaggio».

Per il premier, «non c’è divisione di fronte a queste tematiche, c’è l’Italia». L’Italia, ha aggiunto Renzi alla Camera, «deve affermare il suo ruolo come ponte verso l'Africa, altro che i dibattiti dei talk show». «Quando i terroristi attaccano l’università di Garissa in Kenya, un museo in Tunisia, la redazione di giornale in Francia, dimostrano di sapere quali sono i loro obiettivi: è l’idea di cultura che viene messa in discussione. Ecco perché c’è tanto bisogno dell’Italia, della forza culturale, valoriale, educativa dell’Italia».

Secondo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mercoledì in visita ufficiale a Lubiana, l'Unione Europa deve farsi «carico della situazione drammatica» della Libia perchè «il caos attuale sta consentendo insediamenti sempre maggiori di terroristi». «L'Unione Europea ha le sue responsabilità» perchè deve essere più attiva nei paesi di provenienza dei flussi e deve riuscire «a porre fine a questo ignobile traffico» fatto«da indegni mercanti di esseri umani».

23-04-2015

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