Andreas Lubitz «sospese corso per depressione»

28 anni, 630 ore di volo, nel '13 ricevette il Certificato di Eccellenza della FAA per aver superato, i test americani dei più elevati standard medici e di formazione

Il giallo sembra risolto. E anche nel modo peggiore. Sembra che sia stato il copilota Andreas Guenter Lubitz, 28 anni e 630 ore di volo alle spalle, a far schiantare l’Airbus A320 della GermanWings, provocando la sua morte insieme ad altre 149 persone a bordo, tra passeggeri e colleghi di equipaggio. Stando agli inquirenti francesi, il copilota ha ignorato le grida del comandante chiuso al di fuori della cabina di pilotaggio e in otto minuti ha portato il velivolo a impattare contro le Alpi francesi.

Lubitz viveva con i genitori a Montabaur e aveva una casa anche a Duesseldorf. I resoconti che arrivano dalla Germania parlano di un ragazzo che aveva sempre sognato di fare pilota, mettendoci un impegno tale che nel 2013 aveva ricevuto il Certificato di Eccellenza della FAA (la Federal Aviation Administration, l’ente che regola l'aviazione Usa) per aver superato, assieme a un gruppo scelto di altri piloti, i test americani dei «più elevati standard medici e di formazione». Prima di iniziare a lavorare per la low cost, aveva frequentato la scuola di formazione della Lufhtansa a Brema, dove avviene l’addestramento dei piloti della compagnia aerea tedesca.
Nel 2009, dicono dalla Germania, interruppe il training per qualche mese. Secondo la madre di un’amica di infanzia, intervistata dal sito del quotidiano tedescoFrankfurter Allgemeine, per «una sindrome da burnout, una depressione».

Pare che la famiglia Lubitz sia ora stata portata dalla polizia federale lontano dalla casa di Montabaur, nel Land della Renania-Palatinato, e trasferita in un luogo sicuro e sotto sorveglianza. Dai controlli fatti dalla polizia e dai servizi di intelligence tedeschi non è emerso «nulla fuori dall’ordinario» riguardo al copilota, stando al ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maiziere.