In Turchia attacchi a partiti e polizia

Uomo armato (poi catturato) irrompe negli uffici dell’Akp, poi assaltata la polizia. In mattinata arrestati 22 attivisti estrema sinistra per il sequestro di martedì

Dopo il sequestro e la morte del del magistrato Mehmet Selim Kiraz, preso ostaggio nel tribunale, ad Istanbul e ucciso nel blitz che lo doveva liberare, martedì mattina un uomo armato è penetrato in una sede del partito islamico Akp del presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel quartiere di Kartal, sempre a Istanbul.
L’assalitore ha chiesto a tutti i presenti di lasciare l’edificio poi, dopo aver rotto diversi vetri, ha esposto a una finestra una bandiera turca sulla quale è stata aggiunta una spada. Nel giro di poco tempo, però, le forze speciali turche sono entrate in azione e hanno arrestato l’uomo. Non ci sono stati feriti.

Poco prima, incidenti fra polizia e gruppi di manifestanti e la polizia turca ha arrestato a Antalya 22 attivisti sospettati di preparare altri attacchi analoghi, riferisce la stampa di Ankara. I 22 arrestati sarebbero vicini al Dhkp-C, secondo l’agenzia Dogan. Le forze di sicurezza hanno usato poi lacrimogeni per disperdere manifestanti di estrema sinistra nel quartiere di Okmeydani, dove il quattordicenne Berkin Elvan, figura simbolo del movimento di Gezi Park, venne colpito mortalmente da un candelotto lacrimogeno alla testa nel giugno 2013. I due sequestratori del giudice Mehmet Selim Kiraz chiedevano «giustizia» sulla vicenda di Berkin. A due anni dai fatti il poliziotto responsabile della sua morte non è stato ancora incriminato.

Nel pomeriggio due assalitori sono stati colpiti e due agenti feriti in un attacco contro una sede della polizia a Istanbul. La sede di polizia attaccata a Istanbul è quella di Vatan Sokak, nel centro della città. Secondo il quotidiano Sabah online uno solo dei due assalitori, una donna, sarebbe stato ucciso, mentre il suo compagno sarebbe stato gravemente ferito, mentre tentava di scappare. La donna era una potenziale kamikaze: pare che indossasse un giubbotto esplosivo o quantomeno avesse indosso una bomba.