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Giudice turco sequestrato muore dopo blitz

A segno l'operazione per la liberazione del procuratore che ha indagato sulla morte del 15enne ucciso per colpo alla testa nel 2013 durante i disordini di Gezi Park

Un vasto blackout elettrico, martedì mattina, alle 10,36 - le 9,36 italiane -, ha lasciato per ore numerose province e città della Turchia senza energia elettrica. Interessate dal blackout anche la capitale Ankara e Istanbul. Il  governo ha assicurato di essersi messo subito al lavoro per indagare sulle possibili cause. Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu non ha escluso che la serie di blackout dipendere da un attacco terroristico.

Stando a quanto riporta l’emittente Ntv, l’interruzione di energia ha interessato oltre 40 province. La compagnia di trasmissione Teias avrebbe fatto sapere che l’energia è stata interrotta in molte regioni per un problema alle linee di trasmissione. Solo qualche giorno fa, un caso analogo aveva interessato anche l’Olanda.

Ma proprio mentre il Paese era alle prese con il blackout, ecco che arriva la notizia che presunti membri dell'organizzazione fuorilegge Partito-Fronte rivoluzionario di liberazione del popolo (Dhkp-C) prendevano in ostaggio il procuratore turco Mehmet Selim Kiraz all'interno del tribunale di Istanbul, in relazione alla sua indagine sulla morte di Berkin Elvan, adolescente ucciso dalla polizia durante le proteste di Parco Gezi, nel 2013. A scriverlo il quotidiano Hurriyet, che parla anche di spari all'interno del tribunale. Una foto fatta circolare sui social media mostra Kiraz con un uomo alle spalle che con una mano gli tiene tappata la bocca e con l'altra gli punta una pistola alla tempia. Sul muro dietro di loro si vede la bandiera del Dhkp-C. Secondo il sito Halkinsesi.tv, ritenuto vicino all'organizzazione, gli autori del gesto hanno dato tempo alle autorità fino alle 3:36 di oggi per accogliere le loro richieste, che sono: la confessione in diretta del poliziotto sospettato di aver ucciso Elvan, la creazione di un tribunale popolare che giudichi tutti i poliziotti responsabili dell'uccisione, il proscioglimento di tutti i cittadini arrestati per aver partecipato alle manifestazioni in ricordo di Elvan. Il ragazzo, di appena 15 anni, è morto l'11 marzo 2014 dopo 269 giorni di coma, provocato da un candelotto di gas lacrimogeno che lo ha colpito alla testa.

La situazione intorno al tribunale si è quindi subito fatta incandescente, con la polizia che ha circondato il palazzo di giustizia dove è tenuto in ostaggio il pm turco. Le forze speciali hanno poi preso posizione nell'edificio. Gli esperti sono quindi entrati in azione in serata con un blitz delle forze dell’ordine, che ha liberato il magistrato sequestrato nella sede del Palazzo di Giustizia di Caglayan, sul versante europeo di Istanbul. Uccisi i due uomini armati che lo avevano preso in ostaggio. Il blitz è scattato dopo sette ore, intorno alle sette di sera, e sono stati uditi numerosi spari e due esplosioni nel Palazzo di giustizia, da cui si è visto uscire del fumo. Infine la liberazione del magistrato, che però non ce l'ha fatta: è morto poco dopo in ospedale.

31-03-2015

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