Dossier Ucraina e Isis, vertice Nato in Galles

Sul tavolo del blindatissimo summit le misure contro la crisi nell’est d’Europa e la minaccia dello Stato Islamico. Obama e Cameron uniti: «Decisi, non esiteremo»

 Al via giovedì mattina il summit della Nato
 a Newport, cittadina del Galles blindata in
 occasione dell’arrivo di 60 leader mondiali
 e per una manifestazione di protesta. Sul
 tavolo dei potenti della terra la crisi ucrai-
 na, i rapporti con Mosca e il peso dell’Al-
 leanza atlantica nell’Est europeo nonché le
 misure contro i terroristi dell’Isis.

Al summit sono presenti, tra gli altri, il presidente ucraino Petro Poroshenko per un incontro a sei prima della riunione ufficiale. Nell’incontro, a cui hanno partecipato anche Usa, GB, Italia, Francia e Germania, Poroshenko ha illustrato ai leader gli ultimi sviluppi nei negoziati con Vladimir Putin per il cessate il fuoco. Intanto Barack Obama e David Cameron richiamano gli alleati alla fermezza, anche contro i jihadisti dell’Isis.  «I confini non possono essere ridisegnati dalla canna di una pistola».

Uno dei principali obiettivi del vertice, quindi, è pianificare le contromosse da adottare a livello mondiale per fermare l’orrore jihadista in Iraq e per evitare che l’Afghanistan non riesca a diventare un normale paese sovrano dopo la mezzanotte del 31 dicembre quando si concluderà la missione di combattimento Isaf. Serve definire una «strategia di lungo termine per rendere sicura l’Europa con questa Russia». Lo spiegano alti funzionari della Nato, che non hanno mezzi termini per definire il rapporto con la Russia: «Non è più un partner». Era il partner strategico numero uno, ora invece «Mosca ci considera un avversario».