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Gazzetta Ufficiale

«Basta parole o rimarrai isolato: no ostacoli»

Obama contro Putin per i presunti ostacoli alle indagini sul disastro dell'MH17. Furibondi anche Merkel e Cameron. Ma Mosca parla di caccia ucraini vicino al velivolo

 Angela Merkel e David Cameron all'attacco
 di Vladimir Putin per la presunta mancata
 collaborazione nelle indagini sulla tragedia
 del volo Malaysia MH17. E dopo le accuse
 del governo ucraino contro i separatisti (di-
 struggono le prove), anche Barack Obama
 torna all'attacco di Putin:«Basta parole o
 rimarrai isolato: no ostacoli alle indagini».

«La Russia ha influenza su questi separatisti, li ha addestrati, ha fornito loro materiale militare. La Russia e Putin hanno responsabilità diretta per costringere i separatisti a collaborare - così il presidente statunitense in conferenza stampa alla Casa Bianca -. Non bastano le parole, ora servono i fatti», aggiunge Obama. Il presidente ha accusato apertamente i ribelli di rimuovere le prove e i corpi dal luogo del disastro aereo. «Cosa stanno cercando di nascondere?». «Il mondo ha il diritto di sapere cosa sia veramente successo». E sottolinea: «I team di esperti che sono sul posto devono avere accesso immediato alla zona del disastro per un'inchiesta che sia credibile». Se la Russia continua ad appoggiare i separatisti «il costo per il suo comportamento potrà solo aumentare». «La confusione creata sul luogo del disastro aereo è un insulto alle famiglie delle vittime. E le famiglie delle vittime hanno il diritto di seppellire i loro cari con dignità».

Furibondo sarebbe anche il premier inglese David Cameron, il quale, raccontano i media internazionali, dopo essersi visto rifiutare le sue chiamate al Cremlino, è arrivato a minacciare il presidente russo Putin di congelare i miliardi degli oligarchi suoi amici che vivono o investono nel Regno Unito fino a quando non inizierà a collaborare seriamente e concretamente nelle indagini sull’abbattimento del Boeing della Malaysia su cui hanno perso la vita anche 10 britannici. «Hai contribuito ad una strage sconvolgente» è uno stralcio della telefonata di circa 30 minuti tra Downing Street ed il Cremlino secondo quanto riferisce il Daily Mail. Lo stesso Cameron domenica pomeriggio aveva diramato un tweet annunciando la telefonata con il Cremlino ma limitandosi a sottolineare di avere messo in chiaro che il presidente russo avrebbe dovuto assicurare l'accesso al luogo del disastro per permettere di recuperare i corpi e garantire un adeguato funerale alle vittime.

I ribelli filorussi sono al lavoro per «cercare di distruggere, con il sostegno della Russia, le prove del loro crimine internazionale» è la pesante accusa degli ucraini, i quali aggiungono anche che i separatisti stanno cercando di trasportare i resti dell’aereo abbattuto in Russia. Intanto il compito degli ispettori internazionali giunti sul luogo in cui si è schiantato il Boeing 777 per fare le indagini del caso si rivela essere arduo. La Russia a sua volta accusa il governo ucraino di tenere nascoste le informazioni sul sistema antiaereo dispiegato nella zona della tragedia, controllata dai filorussi. I resti del Boeing, infatti, sono in una vasta area con ancora i corpi delle vittime che si cominciano a decomporre. «Non sembra che ci sia qualcuno che realmente ha il controllo della situazione», ha detto Michael Bociurkiw, portavoce del team dell’Osce alla Cnn. Il gruppo, ha detto il portavoce, è stato circa 70 minuti ed ha esaminato una zona di 200 metri prima di essere costretto a lasciare la zona. Anche fonti indonesiane hanno espresso la loro preoccupazione che i corpi delle vittime non siano trattati con «dignità e rispetto». I

ntanto solo 282 corpi su 298 sono stati recuperati: 251 sono chiusi nei sacchi neri sul “treno della morte”, il convoglio che dovrebbe arrivare a Donetsk, ma visto che fermarsi in città è troppo pericolosa, proseguirà fino alla stazione di Dnipropetrovsk. L’Ucraina è pronta a trasferire i corpi delle vittime in Olanda per accertamenti e autopsie, ha spiegato il premier Arseni Yatsenyuk e vuole anche consegnare a Amsterdam il completo coordinamento dell’inchiesta internazionale. Il treno doveva essere una sorta di cella frigorifera, ma così non è. E bisogna fare in fretta, per evitare che la decomposizione vada troppo avanti.

Sul fronte delle indagini, Mosca torna ad accusare Kiev: «Non abbiamo rilevato la presenza di nessun missile. Ma a 4, 5 chilometri dal Boeing 777 c’era un caccia ucraino SU-25. Ora Kiev deve spiegare cosa ci faceva lì all’interno di un corridoio per aerei civili».  L’ipotesi di un altro caccia dell’esercito di Kiev era emersa anche a poche ore dalla tragedia del volo malese. Era stata la Repubblica Popolare di Lughansk sul suo sito internet a riferire della presenza di un altro aereo, un jet ucraino («Testimoni riferiscono di aver visto il Boeing 777 colpito dalle mitragliatrici», di un caccia Su-25 ucraino, «e poco dopo il jet spaccarsi in due in aria e precipitare sul territorio della Repubblica di Donetsk», avevano scritto il giorno dell’abbattimento).

21-07-2014

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