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Gazzetta Ufficiale

Kiev: la Russia vuole terza guerra mondiale

Lo dice il premier ucraino Yatsenyuk. Filorussi sequestrano bus osservatori Osce: «Spie di Kiev». Distrutto elicottero militare. Vertice tra Obama e i leader europei

 Tensione nuovamente alle stelle in Ucrai-
 na. Un elicottero militare di Kiev Mi-8 è
 esploso in volo dopo essere stato colpito
 da armi da fuoco all’aerodromo di Krama-
 torsk, nella parte orientale del Paese. E
 per il premier Yatsenyuk Mosca vuole la
 «III guerra mondiale». Intanto Filorussi se-
 questrano bus di osservatori Osce.

Stando ai media locali, quindi l’elicottero militare ucraino sarebbe stato colpito subito dopo il decollo e il pilota sarebbe riuscito a mettersi in salvo saltando giù. La Russia «vuole la terza guerra mondiale», afferma il premier ucraino ad interim, Arseni Iatseniuk, citato dall’agenzia Interfax. Il premier ucraino è arrivato poi venerdì sera a Roma per una visita di poche ore. Sabato mattina alle 10, il capo del governo di Kiev ha in programma un incontro a Palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi, mentre alle 11 sarà ricevuto in Vaticano da Papa Francesco. Il tutto mentre il vice capo dell’amministrazione presidenziale ucraina, Serghiei Pashinski, ha annunciato che le truppe speciali di Kiev hanno iniziato a «bloccare completamente» la città di Sloviansk, caposaldo dei filorussi dell’Ucraina orientale, «per impedire l’arrivo di rinforzi» ai filorussi. Si tratta, secondo Pashinski, della seconda tappa dell’operazione lanciata ieri a Sloviansk dai militari ucraini.

Venerdì i leader di Stati Uniti, Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna «hanno concordato di lavorare strettamente e, attraverso il G7 e l’Ue, di coordinare misure aggiuntive» contro la Russia. Lo riferisce la Casa Bianca, dopo la conference call sulla crisi ucraina. Il presidente Barack Obama, si legge in una nota, ha detto che «gli Stati Uniti sono pronti a imporre sanzioni mirate per rispondere alle ultime azioni della Russia», che, hanno sottolineato i leader, «può ancora scegliere una soluzione pacifica della crisi, anche attraverso l'attuazione degli accordi di Ginevra». Obama, insieme al presidente francese Francois Hollande, al nostro premier Matteo Renzi, alla cancelliera tedesca Angela Merkel ed al primo ministro britannico David Cameron, ha rilevato «i passi positivi che l’Ucraina ha fatto» per rispettare gli impegni presi a Ginevra il 17 aprile scorso. Passi ai quali «non hanno corrisposto» le azioni di Mosca, hanno osservato i leader, accusando la Russia, non solo di «non aver sostenuto pubblicamente gli accordi, di non aver chiesto ai gruppi militanti di deporre le armi e di lasciare gli edifici governativi occupati», ma anche di aver «continuato a provocare un’escalation» della tensione, attraverso «una retorica sempre più preoccupante e minacciando esercitazioni militari al confine ucraino».

In serata, infine, la notizia che sette osservatori dell’Osce sarebbero stati rapiti dai filorussi a Sloviansk: si trovavano a bordo di un pullman sul quale viaggiavano anche cinque militari ucraini. Il mezzo è stato fermato da un gruppo di sconosciuti e i passeggeri, compreso l’autista, condotti all’interno di uno degli edifici di Slavyansk occupati dai ribelli filorussi. Non ci sono italiani tra loro.

25-04-2014

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