Conclave, scomunica per chi viola il segreto

Alla vigilia della prima votazione per eleggere il nuovo Pontefice, il personale vaticano (medici, infermieri, confessori, ascensoristi) ha giurato sulla segretezza

 Vigilia di Conclave in Vaticano. Martedì, in-
 fatti, è prevista nel pomeriggio la prima vo-
 tazione per eleggere il nuovo Pontefice, suc-
 cessore dimissionario Joseph Ratzinger. In-
 tanto il personale vaticano (medici, infermie-
 ri, confessori, ascensoristi) giura sulla segre-
 tezza di quanto vedrà e sentirà: pena la
 scomunica immediata per chi trasgredisce.

Hanno quindi prestato giuramento di segretezza gli Officiali e gli Addetti che si troveranno nel cosiddetto recinto del Conclave. Il giuramento ha avuto luogo nella Cappella Paolina, Prima Loggia del Palazzo Apostolico Vaticano. Tutti coloro che saranno addetti al prossimo Conclave, sia ecclesiastici che laici, approvati dal Cardinale Camerlengo e dai tre Cardinali Assistenti a norma della Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis” n. 48, hanno prestato e sottoscritto personalmente il Giuramento davanti al Camerlengo, il card. Tarcisio Bertone, con testimoni due Protonotari Apostolici di Numero Partecipanti.

Il giuramento ha riguardato quindi il Segretario del Collegio Cardinalizio, che funge da Segretario dell’assemblea elettiva; il Maestro delle celebrazioni liturgiche Pontificie con otto Cerimonieri pontifici e due religiosi addetti alla sagrestia pontificia; un ecclesiastico scelto dal cardinale elettore che presiede il Conclave perché lo assista nel proprio ufficio, quindi religiosi e religiose addetti alla Sagrestia Pontificia, i religiosi di varie lingue per le confessioni, i medici e gli infermieri. Ci sono anche gli addetti agli ascensori del Palazzo Apostolico; il personale addetto ai servizi della mensa e delle pulizie; il personale della floreria e dei servizi tecnici; gli addetti al trasporto dei cardinali elettori dalla Domus Sanctae Marthae al Palazzo Apostolico e viceversa; il colonnello e un maggiore del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia; gli addetti alla sorveglianza vicino alla Cappella Sistina e il direttore dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile con alcuni suoi collaboratori. Fondamentale. Per tutti loro c’è la scomunica immediata qualora dovessero parlare all’esterno di quanto visto o sentito.