METEO
BORSA
04/05/2024 08:19
POLITICA
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale
Agire

Regioni, la politica "vede" le spese pazze

Passera: «Commissariare gli enti non virtuosi». Napolitano: «Non soloo malcostume». Proposta di Formigoni: «Aboliamole e istituiamo tre aree: Nord, Centro e Sud»

 
Lo scandalo si allarga sempre di più, con il
 faro della Guardia di Finanza che si accende
 sulle amministrazioni regionali e le loro spese
 “pazze” fatte coi soldi dei contribuenti, così
 il ministro dello Sviluppo Economico passa al-
 l’attacco: «Bisogna premiare le amministra-
 zioni virtuose, commissariare sul serio quelle
 che non lo sono per rimetterle a posto».

Intervenuto agli Stati generali della Lega a Torino, Corrado Passera non etra direttamente nel merito di quanto accaduto nel Lazio, o della notizia di venerdì degli accertamenti in Piemonte ed Emilia Romagna, ma fa capire che la questione è sicuramente all’attenzione del governo. Poi parla di economia: l’andamento del Pil, ha detto, è «più o meno in linea di quanto era ragionevole aspettarsi. Il nostro Paese - ha spiegato Passera - era vicinissimo a perdere la sua sovranità, indipendenza e dignità. Un Paese amministrato da commissari esterni sarebbe diventato di serie B. Tutti insieme siamo riusciti a evitarlo». «Dobbiamo essere tutti consapevoli - ha aggiunto - che l'obiettivo è quello di abbassare le tasse, a partire da quella sul lavoro e sulle imprese». Ma «in un momento di salvataggio del Paese e di recupero della credibilità internazionale, farlo subito avrebbe fatto crollare il progetto». Intervento decisivo per il rilancio del sistema produttivo italiano, sarà quello delle banche, continua il ministro: «La gran parte dei Paesi ha avuto problemi colossali con il sistema bancario ma l'Italia in termini di concorrenza e di misure per il sistema bancario ha fatto meglio dell'Europa». «Una parte importante dei soldi della Bce - ha specificato - sono andati a coprire quella parte del bilancio delle banche che si era svuotata perché non avevano più credito sul mercato internazionale. Oggi ci sono le risorse patrimoniali e di liquidità per fare di più».
Da Passera una considerazione poi anche sul fronte del lavoro: «Oltre i disoccupati, che sono già tanti, nel nostro Paese sono aumentati gli inoccupati cioè quelli che il lavoro non lo cercano. La somma delle persone a disagio che rientrano in questa categoria è di molti milioni più di quelli che oggi sono rappresentati nell'indice di disoccupazione. Questo è il tema numero uno». Poi il ministro ha fatto cenno a una tematica cara alla Lega Nord: «Noi non abbiamo realizzato il federalismo di cui c'è bisogno. Federalismo vuol dire che sia chiaro chi fa che cosa e il livello delle responsabilità. L’Italia - ha aggiunto - è un Paese troppo diverso per poter fare le cose tutte al centro. Un Paese in cui il processo decisionale si è totalmente imballato».

In giornata, poi, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, riferendosi alla tempesta sulle spese dei consigli regionali, dichiara da Cesena: «Bisogna saper vedere tutti gli aspetti di determinate istituzioni e non cogliere solo il lato negativo di malcostume o peggio che si può annidare e che poi viene rivelato dagli episodi di questi giorni». Al termine dell’inaugurazione del Tecnogym Village, ai cronisti che gli chiedono un commento sul malaffare nelle regioni, Napolitano ha risposto: «Nelle regioni succedono anche cose come queste, nelle regioni intese come realtà territoriali e anche come istituzioni. Perché questa fabbrica, come ci ha detto Nerio Alessandri (il patron di Tecnogym, ndr), è nata con la collaborazione delle istituzioni, in modo particolare quelle regionali».

Intanto Roberto Formigoni lancia la sua proposta: abolire le regioni esistenti e creare tre macroaree nel Nord, nel Centro e nel Sud d’Italia. Intervenuto sabato al convegno «Ripartiamo dal Nord per far crescere l'Italia» della Fondazione «Liberamente», promossa da esponenti Pdl come Mariastella Gelmini e Franco Frattini, il presidente della Lombardia dichiara: «Per abbassare i costi della politica è arrivato il momento di porre il nodo del riordino delle regioni, che sono troppe e troppo piccole. Ci vogliono meno regioni e regioni più grandi». In particolare, una macroregione del Nord «servirebbe per dare più fiato alle famiglie, alle imprese e all’economia».
«Le Regioni faranno saltare 331 posti di consiglieri regionali su un totale di 1.111, pari a una riduzione del 30% dei posti attuali. Anche il Parlamento segua il nostro esempio: è ora di dimezzare il numero dei deputati e dei senatori». È questa la proposta lanciata da Roberto Formigoni nel nuovo Forcaffè, il webeditoriale online.

29-09-2012

ARTICOLI CORRELATI
Spese pazze, ora tocca a Piemonte ed Emilia
 
 
 
 
 

Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy