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Ecco le scommesse milionarie di Gigi Buffon

nformativa della Gdf sulle puntate del portiere, che non è indagato: gli investigatori individuano assegni per 1,5 milioni di euro. Gli avvocati: «Tutto lecito»

 Buffon non ci sta: «Ci sono delle operazioni
 giudiziarie, e voi lo sapete tre o quattro me-
 si prima. Uno parla con i pm e voi sapete il
 contenuto dieci minuti dopo: è una vergo-
 gna. Fuori da Coverciano c’erano le teleca-
 mere dalle 6 del mattino». Questo diceva
 giovedì, il giorno prima della notizia delle
 sue scommesso milionarie.

Nel pomeriggio di giovedì, diversi media online pubblicano la notizia di una nota riservata inviata dalla procura di Torino a quella di Cremona con la richiesta firmata dal dottor Cesare Parodi, risalente alla fin del 2011, nella quale il magistrato chiede al collega la trasmissione di alcuni documenti che potrebbero interessare il suo ufficio impegnato dal maggio 2011 in una indagine sul portiere della Juventus e della Nazionale Gigi Buffon e un ipotetico giro di scommesse da un milione e mezzo di euro. Il conto corrente del calciatore, si legge nell’informativa della Gdf, avrebbe registrato movimentazione anomala nel periodo gennaio/settembre 2010 con 14 assegni bancari, di importi compresi tra 50mila ed euro 200mila per un totale di 1.585.000 euro, tutti a favore di Alfieri Massimo, titolare di una tabaccheria di Parma dove è possibile fare scommesse calcistiche. La stessa informativa contiene la descrizione delle operazioni da parte dell’avvocato Marco Valerio Corini, legale di Buffon, il quale dice che si tratta di operazioni del tutto lecite. Al momento non viene formalmente contestata dalla giustizia penale alcuna ipotesi di reato ai danni del numero uno azzurro.

Mercoleldì, il portiere degli azzurri attaccava a testa bassa: «Io dai pm? L’interessato lo sa sempre per ultimo». E ancora: «Ho piena fiducia nei pm che possono fare piena giustizia. Perché non c’è nulla di peggio che giocare o speculare sulla vita delle persone». «Albertini ha sollevato un problema vero, quando ha parlato del rischio delle scommesse: ma è grave che a dover indicare certe soluzioni debba essere un calciatore. Introduciamo fortissime penali economiche nei contratti dei giocatori che sbagliano oppure bisogna pensare che verso la fine del torneo si deve intervenire sul palinsesto bloccando alcune giocate». «Stavolta può essere anche peggio del 2006: in questo caso lo scandalo scommesse coinvolge un movimento intero, quello calcistico, allora invece era coinvolta, per il 90-95%, una società (la Juventus, ndr) e quindi è normale che la cassa di risonanza sia maggiore». Buffon poi replicava alla dichiarazione di Monti sulla necessità di sospendere i campionati per 2/3 anni: «Sospendere per ni il campionato implicherebbe che a pagare, senza un perché, siano l’80-85% dei calciatori, tutti quelli onesti. Le scommesse? Certo, sono sorpreso, non pensavo si potesse arrivare a tanto: è una questione etica, anche avessi giocato nella squadra più scarsa del mondo io non l’avrei mai fatto».

Martedì Monti aveva attaccato: «Il calcio dovrebbe essere sospeso per due o tre anni», sono «fenomeni indegni». Secondo il presidente del Consiglio, per «gli italiani non impegnati in attività politiche, che sono la stragrande maggioranza e di cui io presto tornerò a far parte», è «facile localizzare tutti i mali d’Italia nella politica, è un errore». Nella politica, aggiunge il premier, «ci sono gravi difetti ma in un Paese non esiste quella separatezza tra società civile e politica che può far comodo pensare». «È particolarmente triste quando un mondo che deve essere espressione di valori alti, come lo sport, si dimostra un concentrato di aspetti tra i più riprovevoli come la slealtà, l’illegalità e il falso. Trovo inammissibile, e me ne sono occupato anche quando svolgevo il ruolo di commissario europeo, che vengano usati soldi pubblici per ripianare i debiti delle società di calcio».

Veemente la replica del patron del Palermo: «L'unica cosa indegna in questo Paese è che uno come Monti osi dire quello che ha detto: ci sta massacrando, sta distruggendo l'Italia, dice solo delle stupidaggini. Dovrebbe pensare prima di parlare. Prima di dire che bisogna chiudere il gioco del calcio, dovrebbe pensare ai suoi problemi e a tutto quello che sta distruggendo e facendo chiudere lui con i suoi provvedimenti. Sulla seconda sua affermazione sul calcio, poi, Monti dimostra di essere ignorante perchè allo Stato ogni anno le società di calcio professionistiche versano ben 800 milioni di euro».

31-05-2012

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