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Agire

Arrestati Mauri e Milanetto. Conte indagato

Arresti e perquisizioni in tutta Italia nell’indagine della procura di Cremona. Emessi altri 17 provvedimenti cautelari.  Indagati Criscito e Bonucci: niente azzurro

 Calcio di nuovo nel caos. Scatta infatti la
 fase 3 dell’inchiesta sul Calcioscommesse e
 le notizie sono clamorose: in manette il la-
 ziale Stefano Mauri e l’ex giocatore del Ge-
 noa, ora al Padova Omar Milanetto. Le ordi-
 nanze di custodia cautelare emesse dal gip
 del tribunale di Cremona sono complessiva-
 mente 19. Polizia anche a Coverciano.

A Mauri e a Milanetto, secondo quanto si apprende, gli inquirenti contesterebbero il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva nell’ambito dell’inchiesta “Last Bet”. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Tra le ordinanze di custodia cautelari emesse, 10 riguardano ex giocatori e calciatori di A, B e Lega Pro. Perquisita poi l’abitazione dell’allenatore della Juventus, Antonio Conte. Perquisizione anche nel ritiro della Nazionale, a Covercanio, dove la polizia è andata anche per comunicare a Domenico Criscito di essere indagato - sempre con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva - nell’ambito dell'indagine cremonese. A destare clamore anche il fatto che fra gli indagati c’è l’allenatore della Juventus Antonio Conte. Al neo campione d’Italia è stata perquisita l’abitazione, anche per lui l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva ma nessun riferimento alla Juventus ma relativamente al periodo in cui allenava il Siena e in particolare per la presunta combine della trasferta con il Novara giocata il 30 aprile 2011. A coinvolgerlo nell’indagine della Procura di Cremona sul calcioscommesse sarebbe stato il suo ex calciatore Filippo Carobbio nel corso dell’audizione alla Procura federale della Federcalcio, durante la quale aveva spiegato di aver saputo da Conte «che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara per il pareggio».

Anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma sarebbe indagato e gli sono state perquisite le abitazioni (sotto inchiesta per 7/8 partite quando era in B). A chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni che agli inquirenti ha raccontati di aver saputo tramite il gruppo degli “Zingari” che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un'altra squadra. Accertamenti sono in corso anche per i genoani Sculli (per il quale era stato chiesto l’arresto ma il gip lo ha negato) e Kaladze. «In questa nuova tranche del’'inchiesta sono emerse manipolazioni di partite di A del campionato 2010-2011, tra cui Lazio-Genoa 4-2 e Lecce-Lazio 2-4 - ha detto Raffaele Grassi, dirigente dello Sco, al telefono a SkyTg24 -. Le indagini hanno oltremodo confermato l’esistenza di questa organizzazione transnazionale composta da singaporiani e balcanici, a cui si è aggiunta una componente ungherese».

Questo l’elenco completo dei provvedimenti restrittivi: Stefano Mauri (Lazio - custodia cautelare in carcere), Omar Milanetto (ex del Genoa, ora al Padova - custodia cautelare in carcere, Matteo Gritti (Albinoleffe - custodia cautelare in carcere), Kewullah Conteh (ex giocatore del Piacenza - obbligo presentazione), Jose Inacio Joelson (Pergocrema - arresti domiciliari), Alessandro Pellicori (svincolato del Queen’s Park Rangers - custodia cautelare in carcere), Paolo Domenico Acerbis (Vicenza - custodia cautelare in carcere), Ivan Tisci (ex calciatore - custodia cautelare in carcere), Francesco Ruopolo (Padova - obbligo presentazione), Marco Turati (Modena - custodia cautelare in carcere), Cristian Bertani (ex Novara, ora alla Sampdoria - custodia cautelare in carcere), Vittorio Gatti (custodia cautelare in carcere), Luca Burini (arresti domiciliari), Daniele Ragone (arresti domiciliari), Zoltan Kenesei (cittadino ungherese, già detenuto in Ungheria), Matyas Lazar (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria - custodia cautelare in carcere), Lazlo Schultz (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria - custodia cautelare in carcere), Laslo Strasser (cittadino ungherese - custodia cautelare in carcere), Istvan Borgulya (cittadino ungherese - custodia cautelare in carcere).

L’operazione odierna è stata condotta dalle squadre mobili di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna, coordinate dagli uomini del Servizio centrale operativo. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Gip del tribunale di Cremona Guido Salvini nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore Roberto Di Martino. Già in giugno 2011 e nel dicembre scorso, erano stati diversi gli arresti. Lunedì mattina effettuare anche 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati, tutti calciatori di serie A e serie B, tecnici e dirigenti coinvolti nelle indagini. Ci sono poi anche cinque cittadini ungheresi tra i destinatari dei provvedimenti emessi dalla procura di Cremona. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della polizia, i cinque facevano parte di una cellula che riferiva direttamente al boss dell'organizzazione criminale, il singaporiano Eng Tan Seet, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso dicembre.

28-05-2012

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