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Agire

Riceve lettera di licenziamento e si uccide

L’uomo è stato trovato impiccato nello stabile in cui faceva il portiere. Dopo la comunicazione dell’interruzione del rapporto di lavoro avrebbe dovuto andarsene

 Altro dramma della disperazione dovuto alla
 crisi economica: lunedì mattina il portiere di
 uno stabile si è impiccato nella sua abitazio-
 ne di corso Garibaldi, a Napoli. L’uomo, 55
 anni, aveva ricevuto una lettera di licenzia-
 mento e, nei prossimi mesi, avrebbe dovuto
 lasciare la casa dove viveva. Il portiere era
 divorziato e aveva due figli.

Ai condomini era sempre apparso come una persona dal carattere forte ma, stando a fonti di stampa, negli ultimi tempi era depresso anche a seguito della morte di sua madre e della separazione dalla moglie. Nel prossimo ottobre avrebbe dovuto lasciare l’alloggio da portiere in cui abitava. Giorni fa, però, i proprietari avevano fatto un sopralluogo per metterla in vendita, facendogli forse presagire un anticipo del suo allontanamento, e forse anche questo ha inciso sulla sua drastica decisione.

Solo domenica la notizia di un imprenditore che si è tolto la vita venerdì, sparandosi in una vigna di sua proprietà: la sua azienda era in crisi e non poteva più offrire lavoro nemmeno ai suoi due figli.

30-04-2012

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