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Schapelle Corby: una persecuzione di Stato?

(An English version of this article is available below)

 Ancora nuove rivelazioni sempre più scottanti
 su Schapelle Corby, la giovane estetista au-
 straliana condannata a venti anni di reclusio-
 ne in Indonesia: il sito indipendente
 
www.expendable.tv espone lucidamente co-
 me il Governo Australiano, oltre a nascondere
 le prove della sua innocenza, abbia attuato
 nei suoi confronti una vera e propria persecu-
 zione, sistematica, spietata e brutale, volta a toglierle il supporto dell’opinione pubblica, a screditare la sua famiglia e i suoi supporter, a ottenere un verdetto di colpevolezza nel processo, e a privarla persino del denaro necessario a difendersi, nonché a sopravvivere nel famigerato carcere di Kerobokan, dove le condizioni di vita sono disumane e le cure mediche sono a carico delle famiglie dei detenuti.

Nei precedenti articoli abbiamo esposto il caso, che per il Governo Australiano sta diventando ormai lo SchapelleGate (http://www.momentosera.it/articolo.php?id=13984) e parlato dei nuovi rapporti segreti pubblicati dall’Expendable Project (http://www.momentosera.it/articolo.php?id=14051).
Dall’ultimo articolo, il sito
www.expendable.tv ha pubblicato tre nuovi importanti:

1) The Insider Report: in questo rapporto è mostrato come il Governo Australiano si sia intromesso nel team di difensori di Schapelle, ufficialmente per prestare assistenza, ma in realtà abbia esercitato una deliberata azione sistematica di boicottaggio.
Il processo, infatti, era fonte di grande imbarazzo per il Governo Australiano, perché se Schapelle fosse stata assolta, l’attenzione dell’opinione pubblica si sarebbe spostata inevitabilmente sulla corruzione della Polizia Federale e sul narcotraffico nei loro aeroporti. Per evitare ciò, e per prevenire al contempo qualsiasi danno nelle relazioni diplomatiche con l’Indonesia, il Governo ideò una strategia volta a screditare la sua difesa.
Il Governo Australiano esercitò una notevole pressione sulla famiglia Corby affinché accettasse l’assistenza di due avvocati australiani: Mark Trowell e Tom Percy. La loro “assistenza” al processo ebbe però effetti devastanti: nel maggio 2005, in vista della sentenza, Trowell dichiarò alla stampa che il team difensivo aveva richiesto al Governo Australiano di pagare una grossa tangente per ottenere un verdetto assolutorio. I difensori smentirono immediatamente, ma ormai il danno era fatto e Schapelle fu condannata a vent’anni.
Per un’azione di tale gravità, che in qualsiasi paese civile avrebbe comportato come minimo una radiazione a vita dall’Ordine degli Avvocati, se non una condanna penale, Mark Trowell ebbe a subire solo una lieve reprimenda. Schapelle, invece, è in prigione da sette anni ed è gravemente malata.
http://www.expendable.tv/2011/10/insider-report.html

2) The PowderGate Report parla di strumentalizzazione, disinformazione e manipolazione.
Nel giugno 2005, in attesa della sentenza, il supporto pubblico nei confronti di Schapelle era altissimo: la sua innocenza era più che evidente e tutti erano a conoscenza delle numerosissime violazioni dei diritti umani e civili, perpetrate durante il processo farsa. L’opinione pubblica australiana quindi era giustamente indignata.
Tutto ciò poneva il Governo Australiano in una posizione assai scomoda. Tuttavia accadde un evento che fu strumentalizzato ad arte, per alterare la percezione della realtà e privare Schapelle del supporto dell’opinione pubblica.
È da premettere, che tra il 2001 e il 2005, in Australia vi furono ben 360 spedizioni di innocua polvere bianca, a imitazione degli attentati all’antrace avvenuti negli USA. Questi finti attentati erano così diffusi, che né il Governo né i media vi prestavano grossa attenzione.
Il primo giugno 2005, quando il processo si avviava alla conclusione, uno di questi pacchi di polvere bianca fu recapitato all’Ambasciata Indonesiana a Canberra.
È da notare che il pacco conteneva soltanto innocua polvere bianca, priva di agenti nocivi, recava scritte in Bahasa, non in Inglese, e soprattutto non vi era alcun riferimento a Schapelle. Nonostante ciò, l’allora Primo Ministro Australiano John Howard, definì il fatto “un atroce atto criminale” e senza alcuna prova ne attribuì la paternità ai supporter di Schapelle, mentre il Ministro degli Esteri Alexander Downer, ebbe a definire l’innocua polvere un “agente biologico”.
Queste false dichiarazioni manipolarono la percezione dell’opinione pubblica e screditarono i supporter di Schapelle, che furono così associati al terrorismo. Ciò influì pesantemente sul processo, che terminò con una condanna completamente spropositata rispetto all’entità del presunto reato, di ben vent’anni di reclusione, quando il terrorista Abu Bakar Bashir, ideatore d’una strage di  201 morti, fu condannato appena a dieci anni dallo stesso tribunale balinese.
 
http://www.expendable.tv/2011/10/powdergate-report-2-exploitation-impact.html

3) The Political Seizure Report mostra come il Governo Australiano si sia appropriato del denaro della famiglia Corby, privandola così dei mezzi difensivi.
Durante i primi mesi di prigionia, Schapelle, per combattere la disperazione, scrisse un diario della sua disavventura. I sui scritti divennero presto un best-seller, e Schapelle intendeva utilizzare i guadagni per pagarsi le spese legali, le visite di sua madre e le medicine per curare la sua depressione, che nella civilissima Indonesia sono a carico dei detenuti. Ma il Governo Australiano, mentre il processo era ancora in corso, le confiscò arbitrariamente i fondi ricavati dalla vendita dei suoi diari, mandando un chiaro messaggio di colpevolezza agli indonesiani, e distogliendo così l’attenzione dell’opinione pubblica, dalla corruzione interna della Polizia Federale e dall’insicurezza del sistema aeroportuale Australiano.
Questo atto di barbarie giudiziaria, perpetrato in zelante applicazione d’una legge australiana che vieta ai criminali di godere dei frutti del loro crimine, comportò due gravissime violazioni dei diritti umani e civili:
1) poiché il processo era ancora in corso, non v’era alcun elemento per poter affermare che Schapelle avesse commesso un crimine, quindi il sistema giudiziario Australiano applicò un principio di presunzione di colpevolezza anziché di innocenza.
2) il sequestro dei fondi fu effettuato con un processo segreto, degno d’un romanzo di Kafka, dove alla famiglia Corby non fu consentito d’essere rappresentata da un avvocato.
http://www.expendable.tv/2011/10/political-seizure-report.html

Nonostante i documenti esibiti dell’Expendable Project siano agghiaccianti, sia il Governo sia i media australiani restano chiusi in un impenetrabile muro del silenzio, che appare sempre più sospetto: Schapelle Corby in Australia è un personaggio ben noto, più o meno come Amanda Knox negli USA, e tutto ciò che la riguarda attira sempre una grande audience. Allora perché questo silenzio da regime orweliano?
La pubblicazione dei cable è stata subito notata e correttamente riportata da giornali neozelandesi come Scoop Independent News –
http://www.scoop.co.nz/stories/HL1110/S00135/indonesia-legal-human-rights-breaches-the-14-year-old.htm – tuttavia non una parola sui media australiani, come se il sito www.expendable.tv non fosse mai esistito.
In una democrazia occidentale civile ed evoluta, come si suppone sia la Federazione Australiana, la pubblicazione in rete di documenti di tale portata avrebbe dovuto comportare come minimo un’inchiesta della stampa, cui il Governo avrebbe dovuto rispondere.
Invece silenzio, solo silenzio come in Corea del Nord.
Una così perfetta censura governativa dell’informazione non s’era vista neanche in Russia, in occasione dell’assassinio di Anna Politkovskaja.
Forse c’è più libertà di stampa nella Federazione Russa di Vladimir Putin, che nella Federazione Australiana di Julia Gillard!
Forse non c’è alcuna censura governativa e i giornalisti australiani sono semplicemente un po’ troppo distratti?
In ogni caso, poiché riteniamo che l’informazione sia un diritto civile, per ovvi motivi abbiamo deciso di pubblicare quest’articolo anche in inglese.

Schapelle Corby: a State persecution?

New revelation on Schapelle Corby, the young Australian beautician convicted in Indonesia.
The revelations are by Expendable Project website
www.expendable.tv .
The independent site exposes how the Australian Government, after wilfully withholding vital evidences of Schapelle’s innocence, also orchestrated  a brutal persecution against her, to curtail support by public opinion, to defame her family and her supporters, to boycott her defence resulting in a 20 yr. sentence, and also to seize the money she needs to defend herself and to survive the inhuman Kerobokan prison, where the prisoners have to pay even for the medical care.

In previous articles we reported the SchapelleGate exposed by Expendable Project (http://www.momentosera.it/articolo.php?id=13984) and the secret reports published by the site (http://www.momentosera.it/articolo.php?id=14051). Expendable Project has published three new impressive reports which should be submitted to the attention of public opinion.

1) The Insider Report. This report exposes how the Australian Government exerted control over Schapelle’s legal team, officially to assist it, but in reality to boycott her defence.
Schapelle’s trial was very embarrassing for the Australian government.
As the government sought to avoid any focus upon the systemic criminality at Australian airports, and prevent any damage to its  relationship with Indonesia, it devised a strategy to tarnish the reputation of Schapelle’s defence.
In March 2005, the Australian Government pressed the Corby family to accept the assistance of two Australian lawyers, Mark Trowell and Tom Percy.
Their “assistance” was devastating: a few days before the sentence, Mark Trowell told reporters Schapelle’s legal team wanted the Government to hand over a large sum of money for the purpose of bribery.
The legal team quickly denied the claim, but the damage was done and Schapelle was sentenced to 20 years of prison.
Such an action in any civilised country would entail a perpetual radiation from Law Council, if not a prosecution.
Yet Trowell was simply reprimanded. Schapelle is still in jail after seven years and she’s severely ill.
http://www.expendable.tv/2011/10/insider-report.html

2) The PowderGate Report is about exploitation, misinformation and manipulation.
In June 2005, in the wake of the sentence, the public support of Schapelle was very high. Schapelle’s innocence was clear and obvious, so were the severe human right abuses, which occurred during the show trial. The Australians were rightly angered by it.
The Australian Government found itself in an extremely embarrassing position. However, a situation arose which they were able to exploit, and manipulate in order to change the public perception.
Between 2001 and 2005, there were 360 white powder hoax in Australia.
This kind of incident was so common, that neither Government nor media commented about it.
On 2005, June 1st, one of such envelopes, containing harmless white powder, arrived at the Indonesian Embassy in Canberra: the note on the envelope was written in Bahasa, not in English, and it contained no reference to Schapelle Corby.
In spite of this facts, and without any evidence, the Australian Prime Minister John Howard accused Schapelle’s supporter of “a very serious criminal act”, while the Foreign Minister Alexander Downer called the harmless powder “a biological agent”. These false statements manipulated the perception of public opinion, comparing Schapelle’s supporters as terrorist, and had a devastating impact on the ongoing trial, leading to an unjust and absurd 20 yr. sentence (the terrorist and mass murder Abu Bakar Bashir got only 10 yr. by the same Bali tribunal for killing 201 people).
http://www.expendable.tv/2011/10/powdergate-report-2-exploitation-impact.html

3) The Political Seizure Report shows how the Australian Government also seized Schapelle’s money, depriving her of any means of defence.
During the early months of her imprisonment, Schapelle wrote a diary of her experience, to fight desperation. The diary became an instant best seller, enabling her to plan an extraordinary appeal. It also would have provided funding for her mother to visit regularly, and for the essential medicines she was going to need to survive.
The Australian government, however, were determined to curtail her legal process as quickly as possible. As Schapelle was still undergoing legal process in Indonesia, the Australian government sent a clear signal to Jakarta, pressing for a sentence of guilt which would have diverted all attention from the systemic criminality at Sydney airport and within the AFP. In choosing to seize Schapelle’s funds, the Australian government would simultaneously undermine her legal appeal, and curtail any future legal recourse.
This act, done in zealous application of an Australian Law, that prevents criminals from profiting from their crimes, ended in two severe human and civil right abuses:
1) The trial was still ongoing, therefore the crime was only alleged and not proven. In spite of this fact, the Australian judicial system applied a presumption of guiltiness, and not a presumption of innocence, as would apply in all civilised country.
2) The seizure was made after a secret trial, like in a Kafka’s novel, where the Corby family was not represented by a lawyer.
http://www.expendable.tv/2011/10/political-seizure-report.html

In spite of the seriousness of the document exhibited, the Australian Government and the Australian media are still closed behind a wall of silence, that arouses many suspicions: Schapelle Corby in Australia is a very high profile person (like Amanda Knox in the US) who attracts a lot of audience.
So why this Orwell’s 1984-style silence?
The expendable’s cables were noted and correctly reported by a New Zealand journal like Scoop Independent News –
http://www.scoop.co.nz/stories/HL1110/S00135/indonesia-legal-human-rights-breaches-the-14-year-old.htm – but not by Australian press, as if www.expendable.tv had never existed.
In a civil western democracy, as  the Australian Federation is known to be, the on-line publication of such sensitive documents would have started a media enquiry, forcing the Government to give answers. But all is silent, until now, like in North Korea.
Such a perfect Government censorship of information was never observed in Russia, when Anna Politkovskaja was killed. Is it possible there is more press freedom in Mr. Putin’s Russian Federation than in Mrs. Gillard’s Australian Federation?
It is also possible there is no Government censorship and Australian journalists are just a bit absent-minded? We believe that information is a civil right, therefore we decided to publish this article also in English, to allow Australians to be aware of what is happening in their own country.

Tags: Schapelle Corby, SchapelleGate, cable, Expendable Project, human right abuse, Orwell, Kafka, Indonesia, Bali, John Howard, Alexander Downer, Mark Trowell.

Luigi Condorelli
31-10-2011

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