Leopoli, sfiorato un treno con 110 volontari italiani
Nella notte su tutta l'Ucraina 500 tra droni e missili. Quattro morti nell'ovest del paese, la Polonia alza i jet temendo sconfinamenti. Zelensky critica "l'inazione" dell'Occidente
Nella notte, le forze russe hanno lanciato un massiccio attacco combinato sull'Ucraina, impiegando oltre 50 missili e circa 500 droni d'attacco, uno dei raid più intensi degli ultimi tempi che ha colpito diverse regioni tra cui Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Odessa e Kirovohrad. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato l'offensiva su Telegram, sottolineando come i missili da crociera, gli Shahed e i Kinzhal abbiano provocato almeno cinque morti e una decina di feriti in tutto il paese.
A Leopoli, nella parte occidentale dell'Ucraina, l'impatto è stato particolarmente devastante: quattro persone hanno perso la vita e altre sei sono rimaste ferite in seguito a esplosioni che hanno causato incendi, blackout parziali e la sospensione dei trasporti pubblici, con un complesso industriale colpito e danni a edifici residenziali. Il governatore regionale Maksym Kozytsky ha descritto la notte come "molto difficile", mentre il sindaco Andriy Sadovyi ha confermato l'interruzione dell'energia elettrica in alcune zone.
Durante questo attacco, un treno diretto dal confine polacco verso Kiev, con a bordo 110 attivisti italiani pacifisti cristiani appartenenti al Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (Mean), è stato sfiorato dai raid mentre si trovava alla stazione di Leopoli. I volontari, di ritorno dalla loro decima missione di solidarietà in Ucraina – partita da Kharkiv per celebrare il Giubileo e supportare la popolazione civile attraverso 35 associazioni come Azione Cattolica, Agesci e Fondazione Gariwo – hanno assistito alle esplosioni e ai colpi della contraerea senza subire danni diretti, rimanendo a bordo per motivi di sicurezza prima di ripartire verso la Polonia. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha contattato il presidente dell'associazione scout coinvolta, Francesco Scoppola, confermando che tutti stanno bene e sono ora al sicuro oltre il confine, mentre l'ambasciata italiana a Kiev ha mantenuto i contatti con il gruppo.
Intanto la vicina Polonia ha reagito decollando jet e attivando sistemi di difesa aerea per proteggere lo spazio aereo, temendo sconfinamenti dei droni russi.
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