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Retribuzioni aumentate del +3,1% sull’anno nel 2024

L'Istat: nella media, aumenti superiori hanno caratterizzano il comparto industriale, settore metalmeccanico tutti, (+4,6%) e quello dei servizi privati (+3,4%)

A fine dicembre 2024, il panorama dei contratti collettivi nazionali presenta dati interessanti sul fronte retributivo. Lo scrive oggi l'Istat. Dei 47 contratti in vigore, circa 6,4 milioni di dipendenti – pari al 49,2% del totale – beneficiano di un rinnovo economico, corrispondente al 47,3% del monte retributivo complessivo.

Nel quarto trimestre dell'anno sono stati rinnovati due contratti (servizi portuali e tessili), mentre nessuno è scaduto. Restano 28 contratti in attesa di rinnovo, che coinvolgono circa 6,6 milioni di lavoratori, rappresentando il 50,8% dei dipendenti.

Un dato positivo riguarda i tempi di attesa: il periodo medio di rinnovo si è ridotto dai 34,1 mesi di gennaio ai 21,7 mesi di dicembre 2024. Nella media annuale, l'indice delle retribuzioni orarie è cresciuto del 3,1% rispetto all'anno precedente, con performance migliori nei settori industriale (+4,6%) e dei servizi privati (+3,4%).

I settori con gli aumenti più significativi risultano essere quello metalmeccanico (+6,4%), legno carta e stampa (+5,3%) e alimentari (+5,1%). Contrariamente, edilizia, farmacie private e telecomunicazioni non hanno registrato incrementi, mentre la pubblica amministrazione ha mostrato variazioni negative intorno al 20%.

A livello complessivo, il 2024 segna un primo miglioramento delle retribuzioni dopo due anni di arretramento, in un contesto di crescita molto debole dei prezzi. Il settore privato, soprattutto quello industriale, mostra una crescita robusta, mentre la pubblica amministrazione resta sostanzialmente ferma a causa della mancanza di rinnovi contrattuali.
31-01-2025


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