Influenza, i medici: «Potrebbe essere più impattante dell'anno scorso»
Lo dice il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). «Il virus può ingannare»: la circolazione ridotta del Covid potrebbe essere un boomerang tra un mese
La bassissima incidenza dell'influenza registrata lo scorso anno «non deve trarci in ingann». Lo dice il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, sottolineando che «abbiamo avuto pochissimi casi di malattie respiratorie, raffreddori e problemi respiratori dovuti a batteri perché erano attive tutte le misure anti-Covid, dalla mascherina al lavaggio delle mani, ed erano chiuse molte attività sociali e anche la scuola».
Secondo Scotti, «ecco che, se la circolazione del virus è stata ridotta, questo potrebbe essere un boomerang tra un mese: una gran fetta della popolazione non ha avuto la malattia ed è scoperta. Per questo l'influenza 2021-2022 potrebbe essere più impattante». Facendo dunque il punto in vista dell'avvio della campagna antinfluenzale e sulla continuazione di quella anti-Covid, anche con la terza dose, Scotti sottolinea inoltre che «l'influenza infatti si autolimita tra chi è vaccinato e chi si ammala. Quest'anno, visti i pochi casi dell'inverno passato, c'è una grossa fetta che non ha anticorpi residui e potrebbe essere più suscettibile al virus».
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