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Bando contro l'immigrazione, nuovo stop a Trump
Stop temporaneo a livello nazionale la seconda versione del bando sugli ingressi negli Stati Uniti presentato dall'amministrazione del nuovo Presidente
.jpg) Un giudice federale nelle Hawaii ha bloccato temporaneamente a livello nazionale la seconda versione del "muslim ban" voluto dall'amministrazione del presidente Donald Trump. La decisione del giudice Derrick Watson impedisce al provvedimento di entrare in vigore nelle prossime ore come previsto.
La sentenza arriva come risposta a una causa presentata dallo stesso Stato delle Hawaii che imputava al bando di violare, proprio come la sua prima versione, il primo emendamento della Costituzione americana limitando le attività delle università, delle imprese e persino del turismo delle isole. In particolare gli avvocati dello Stato delle Hawaii si sono concentrati sul caso dell'imam egiziano a capo della locale comunità islamica, la cui suocera rischiava di vedersi negare il visto. Nelle 43 pagine di sentenza il giudice distrettuale delle Hawaii Derrick K. Watson ha ricordato le dichiarazioni del Presidente e del suo staff per evidenziare come quel decreto, che doveva scattare dalla mezzanotte di oggi (le cinque di mattina in Italia) rappresentasse una forma di discriminazione religiosa nei confronti dei musulmani, violando così la Costituzione americana. Una bocciatura che ha preceduto di sole poche ore il probabile stop di altri due tribunali, quelli dello Stato di Washington (che peraltro aveva già bocciato la prima versione del bando) e del Maryland. Non è uno stop definitivo, però, perché il Dipartimento di Giustizia può ricorrere in appello. Ma è un congelamento che ha valore su tutto il territorio degli Stati Uniti. |
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16-03-2017
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