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FRODI E FONDI EUROPEI: INCONTRO AL PARLAMENTO EUROPEO PER PARLARE DI CASI CONCRETI E SFATARE PREGIUDIZI

“Nel 2015 sono state segnalate all’Olaf 22349 irregolarità, ma di queste solo 1461 sono segnalate come frodi, cioè meno del 7%, eppure la spesa dei fondi strutturali è oggi associata per lo più a inefficienza e corruzione. Per questo è necessario affrontare l’argomento, numeri alla mano, per capirne la portata e fornire ai cittadini un’informazione chiara”. Michela Giuffrida eurodeputato membro della Commissione per lo sviluppo regionale spiega così le ragioni dell’incontro che ha organizzato al Parlamento europeo dal titolo “Le frodi sui fondi strutturali: realtà e pregiudizio”.

I dati sembrano confermare la tendenza degli ultimi anni: di tutte le irregolarità segnalate tra il 2009 e il 2013, soltanto il 12% è stato accertato come frode.

“Negli ultimi anni l’Unione Europea ha messo in piedi un sistema serio ed efficace di contrasto alle frodi che fa capo all’Olaf e si ramifica negli Stati membri - visto che spetta a loro gestire l’80% del bilancio dell’Unione - attraverso i servizi di coordinamento antifrode (AFCOS). L’Italia - specifica Michela Giuffrida - è stato il primo paese europeo ad istituire l’AFCOS, che fa capo al Dipartimento per le politiche europee, e a proporre alla Commissione europea, nel 2008, l’istituzione di organismi centrali di coordinamento simili in tutti gli Stati membri”. In effetti la proposta italiana è stata accolta e, in seguito all’approvazione del Regolamento 883/2013, oggi tutti i Paesi UE sono dotati di un servizio di coordinamento antifrode.

All’evento in Parlamento europeo hanno partecipano dunque tutte le Istituzioni coinvolte nella lotta alle frodi, la Commissione europea rappresentata dalle DG Budg e della DG Regio, il Direttore dell’Olaf Giovanni Kessler, i vice-presidenti italiani del Parlamento europeo David Sassoli e Antonio Tajani, il Generale Francesco Attardi, AFCOS Italia, Comandante del nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell’Unione Europea e Giuseppe Chiellino, caporedattore del Sole24Ore.

“Se è vero che le frodi ai danni della politica di coesione sono numericamente poco rilevanti, è altrettanto vero che, purtroppo, gli effetti sono a volte devastanti - continua l’europarlamentare - frodare sui fondi europei non vuol dire infatti “rubare” all’Unione Europa, ma significare sottrarre risorse alla collettività, risorse che, se spese correttamente, hanno l’obiettivo e la capacità di creare crescita e sviluppo. I tragici casi dei fondi per il terremoto de L’Aquila o per il binario unico in Puglia hanno dimostrato quali drammatiche conseguenze possa avere l’uso distorto o il disuso dei fondi strutturali.

I numeri ci dicono però che le frodi sui fondi strutturali non sono la maggioranza dei casi, le irregolarità più comuni riguardano errori dovuti alle difficili procedure burocratiche europee, per questo in Parlamento europeo insistiamo molto nel chiedere alla Commissione una importante semplificazione.

Il messaggio che i fondi europei siano un facile bacino di risorse per la criminalità oltre che sbagliato è anche pericoloso - avverte Giuffrida - non fa altro che alimentare, sulla base di dati falsati e strumentalizzati, la perdita di credibilità dell’Unione Europea e la sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni e nella politica a tutti i livelli. A fronte dunque di una comunicazione “semplicistica” che cavalca una diffuso malcontento, gli enti pubblici, le amministrazioni, dovrebbero migliorare le loro strategie di comunicazione e mostrare ai cittadini quello che di concreto è stato realizzato attraverso i fondi europei. La seconda parte dell’incontro affronta queste tematiche con esempi positivi e negativi di campagne comunicative su progetti realizzati grazie alla politica di coesione.

Dopo Brexit, e con il crescente peso che stanno assumendo i movimenti populisti antieuropei - conclude Michela Giuffrida - l’Europa deve aumentare i suoi sforzi per mostrare il suo volto migliore, l’Europa utile, l’Europa dei grandi progetti e degli investimenti”.
15-10-2016


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