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Agire
Draghi: interventi senza limiti. La Borsa vola

Il numero uno della Bce sul caso banche: «La Vigilanza sa che servono anni per gestire i crediti deteriorati». Altra giornata da dimenticare in Estremo Oriente

Piazza Affari chiude una giornata al cardiopalma: dopo avere aperto in terreno positivo per poi andare sotto, a fine seduta chiude con un rialzo del 4%, vola Mps (+43%) bersagliata dalle vendite nelle ultime sedute. A far invertire la rotta ai mercati le parole del governatore della Bce, Mario Draghi, che annuncia di essere pronto a intervenire di nuovo per sostenere la ripresa economica.

«Non ci sono limiti a quanto vogliamo e possiamo fare per raggiungere il nostro obiettivo entro i limiti del nostro mandato», ha detto il presidente della Bce, ribadendo la determinazione della Bce a riportare l'inflazione su un percorso compatibile con il target di un tasso vicino al 2% annuo nel medio termine. Da inizio dicembre, quando ci fu l'ultima riunione del 2015 del Consiglio direttivo, lo scenario è radicalmente cambiato e «su questo sfondo le dinamiche dell'inflazione nell'area dell'euro continuato a essere più deboli del previsto». Per questo «se necessario, la Bce rivedrà e, all'occasione, rivaluterà l'orientamento di politica monetaria nell'incontro in programma a inizio marzo, quando saranno disponibili - ha spiegato ancora Draghi - anche le nuove stime macroeconomiche ufficiali che coprono anche il 2018».

Secondo il numero uno dell'EuroTower «la ripresa economica nella zona euro continua ad essere frenata dalle contenute prospettive di crescita dei paesi emergenti, dalla volatilità dei mercati finanziari, dai necessari aggiustamenti di bilancio che emergono in una serie di settori e dal ritmo lento di attuazione delle riforme», ha continuato Draghi. Tuttavia secondo il numero uno della Bce la ripresa «procederà».
Giornata di rimbalzo anche per il prezzo del petrolio: il future marzo sul Wti sale del 3,1% a 29,23 dollari al barile.

Nuovo calo per le principali Borse asiatiche invece: Shanghai ha lasciato sul terreno il 3,2% e concluso la seduta a 2.880,48 punti. Anche Shenzhen ha chiuso in netto ribasso, del 4%, a quota 1.800,99 punti. A pesare soprattutto l’andamento degli indici i prezzi del petrolio in calo, elemento che agita l’economia mondiale e incide sull’andamento delle altre principali piazze finanziarie. Mercoledì la Borsa di Shanghai aveva chiuso con un calo piu’ contenuto dell’1 per cento. Chiusura in netto calo anche per la Borsa di Tokyo: l’indice Nikkei ha perso il 2,43% (-398,93 punti) e chiuso le contrattazioni a quota 16.017,26 punti, il nuovo minimo da 15 mesi,
dopo una mattinata positiva che aveva sorpreso i broker.
21-01-2016

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