Grecia, doppio naufragio: sedici le vittime
Le tragedie nell'Egeo: tra i corpi recuperati anche i corpi di tre bambini. Un altro bimbo è disperso. Budapest "chiude": potranno passare solo i richiedenti asilo
Ennesima tragedia del mare in chiave immigrazione: quattro persone, una donna e tre bambini, sono annegate nel mar Egeo, al largo dell'isola greca di Kalymnos. Un bambino risulta ancora disperso. Lo ha riferito la guardia costiera greca spiegando di aver salvato nella notte 13 migranti.
I migranti sono stati recuperati dopo il naufragio del barcone su cui viaggiavano. Ma nel corso della mattinata le vittime sono salite a 16: 12 vicino alle coste turche, ad Ayvalik, di cui quattro - una donna e tre bambini appunto - al largo dell'isola greca di Kalymnos. Secondo l'agenzia per i rifugiati dell'Onu, quasi 400mila richiedenti asilo sono arrivate in Grecia quest'anno.
Intanto nella notte l'Ungheria, come annunciato, ha sigillato il valico di frontiera di Kazany el sud del Paese con la Croazia dall'una ora locale per impedire che i migranti provenienti da quest'ultima varchino il confine. Le ultime centinaia di profughi sono passati prima della scadenza ma scattata all'una gli agenti hanno bloccato il flusso come ordinato dal premier Victor Orban. Più tardi, poi, un piccolo cambiamento: il valico con la Croazia di Zalkany è stato chiuso ai "clandestini" (i migranti economici, secondo quanto specificato da Budapest) ma può essere ancora attraversato legalmente dai richiedenti asilo" ha chiarito il portavoce del governo, Zoltan Kovacs. |