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«VW, effetti difficili da stimare su economia»

Annuncio del nuovo ad. Il vicedirettore generale di Bankitalia ascoltato in audizione sulla Nota di aggiornamento al Def: «Effetti difficili da stimare su economia»

Il caso Volkswagen è ancora ben lungi dall'essere finito. Soprattutto in chiave effetti, tra cui quelli economici. A spiegarlo bene è il vicedirettore generale, Luigi Federico Signorini, in audizione sulla nota di aggiornamento del Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato: «All’incertezza presente sui mercati globali si è aggiunta negli ultimi giorni quella connessa con le possibili ripercussioni, difficili da quantificare, del grave scandalo Volkswagen sul settore dell’auto e sulle aspettative degli investitori e dei consumatori».

Lo scandalo automobilistico sulle emissioni VW arriva quindi anche sul tavolo di Bankitalia. Nell’audizione, che in realtà si è soffermata più sulla situazione economica dell’Italia, Signorini ha quindi fatto accenno anche al dieselgate. Signorini ha poi spiegato che «l’avvio di una graduale riduzione delle imposte» del governo «mira a ridurre l’alto livello della pressione fiscale in Italia; tra gli interventi più direttamente capaci di innalzare la crescita rientrano quelli, programmati solo dal 2017, destinati a ridurre il carico sui fattori della produzione».

Viene anche ricordato il preannunciato intervento di sgravio sulla prima casa, così come il «rilancio dell’attività nel settore delle costruzioni potrebbero contribuire anche altri interventi fiscali nonchè equilibrati e diffusi interventi in ambito urbanistico e ambientale». «Le scelte operate dal Governo sul profilo temporale del riequilibrio dei conti pubblici vanno attentamente valutate - ha detto Signorini - tenendo conto dell’importanza di dare avvio a una chiara e progressiva riduzione del debito, dopo otto anni di crescita ininterrotta». Signorini ha sottolineato anche che «sarebbe prudente assicurare un margine di sicurezza per affrontare l’eventuale materializzarsi di rischi derivanti da un rallentamento del commercio mondiale o da improvvisi mutamenti nei mercati». Un monito, quello di Bankitalia, che arriva in considerazione del fatto che per il 2016 il Governo ha programmato «un rallentamento del processo di aggiustamento di bilancio più significativo di quello prefigurato in aprile nel Def» nonostante il quadro congiunturale «sia lievemente migliorato rispetto ad allora».

Intanto Volkswagen richiamerà fino a 11 milioni di vetture per sostituire il software incriminato, inviando una comunicazione ai clienti «nei prossimi giorni»: lo ha detto il neo-amministratore delegato Matthias Mueller a un incontro a porte chiuse con circa 1.000 top manager a Wolfsburg, secondo il sito web della Reuters. Alle circa 11 milioni di auto targate VW coinvolte nello scandalo, su cui Volkswagen si appresterebbe a intervenire modificando le centraline con costosi richiami, si aggiungono i numeri pubblicati ieri da Audi: 2,1 milioni di auto truccate nel mondo, di cui 1,4 milioni in Europa e 577.000 solo in Germania, con gran parte dei modelli coinvolti, dalla A1 ai potenti Suv come il Q5. Coinvolti nello scandalo anche 1,8 milioni di veicoli commerciali leggeri.

29-09-2015

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