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Gazzetta Ufficiale

Pochi i vitalizi revocati, ma è già scontro

Sono 10 ex deputati e 8 senatori: tra loro pure Berlusconi e Dell’Utri. Tra gli ex parlamentari interessati anche Longo, De Lorenzo e Cito. Di Maio: «Solo 10 sfigati»

Gli uffici di presidenza di Camera e Senato hanno provveduto a stabilire quali deputati e senatori dovesse essere applicato lo stop ai vitalizi. È così che il vitalizio viene revocato all’ex premier Silvio Berlusconi, a Marcello Dell'Utri e ad altri sei ex senatori condannati con sentenza definitiva (Vittorio Cecchi Gori, Pasquale Squitieri, Antonio Franco Girfatti, Vincenzo Inzerillo e Franco Righetti, Giorgio Moschetti).

Il voto a favore, nel pomeriggio, è arrivato da Pd, Ap e Sel, FI è uscita senza votare e anche Lucio Barani per Gal ha protestato. Lega e M5S si sono invece  astenuti. In mattinata era stata la volta degli ex deputati oggetto della norma alla Camera: Massimo Abbatangelo, Giancarlo Cito, Robinio Costi, Massimo De Carolis, Francesco De Lorenzo, Giulio Di Donato, Pietro Longo, Raffaele Mastrantuono, Gianstefano Milani e Gianmario Pellizzari.

Soddisfatta la numero uno della Camera Laura Boldrini, che su Facebook scrive: «L'impegno del Parlamento continua. C'è un'ulteriore verifica in corso su altri 346 ex deputati che hanno più di 80 anni e che, per limite d'età, non risultano al casellario giudiziario. Io e il presidente del Senato, abbiamo scritto al primo presidente della Corte di Cassazione perché venga fatta una ricerca presso i suoi archivi per capire se tra gli ultraottuagenari condannati in via definitiva per reati gravi vi siano ex parlamentari ai quali revocare il vitalizio. Il Ministero della Giustizia ha comunicato alla Camera che dei 1.202 ex deputati che prendono il vitalizio sono dieci i condannati in via definitiva ad una pena superiore a due anni per reati gravi come mafia, corruzione, terrorismo, peculato o concussione. Oggi, sulla base di questi dati, l'Ufficio di presidenza ha deciso la revoca del loro vitalizio».

5 stelle invece all’attacco. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S, scrive: «Quella ridicola delibera che fu festeggiata come la fine di tutte le ingiustizie riguarda solo lo 0,6 % di tutti quei politici che con tre giorni in Parlamento si sono guadagnati una pensione da sceicco! In questa farsa ci sono poi 346 ex deputati con più di 80 anni, tra cui potrebbe esserci anche Totò Riina, di cui il dipartimento della Giustizia non sa nulla sui precedenti penali, in quanto in Italia a chi ha più di 80 anni non viene registrato più nulla sui precedenti». «Su 1.543 solo lo 0,6% sarà colpito da questa misura e solo temporaneamente. Inoltre 346 ex deputati saranno graziati perché sconosciuti ai terminali della giustizia italiana. Se avessimo votato a favore saremmo stati complici di questo teatrino. Noi proponiamo che tutti i vitalizi scompaiano. Punto. Servono 10 minuti di tempo e una maggioranza del MoVimento 5 Stelle per votarla», conclude Di Maio.

09-07-2015

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