De Luca, niente Consiglio. E c’è il ricorso

Il Governatore in Tribunale contro la sospensione e per chiedere l’annullamento del decreto. Sit-in di protesta M5S e centrodestra davanti sede dell’Assemblea regionale

Vincenzo De Luca non si arrende. Anzi, parte al contrattacco. Così, mentre salta la nomina della Giunta (quindi niente vicepresidente e nessuna seduta del Consiglio regionale), il governatore di fatto paralizza l’attività di Palazzo Santa Lucia presentando contemporaneamente ricorso in Tribunale contro la sospensione.

Una vera e propria situazione di stallo, dopo la firma di Renzi sul decreto di sospensione come prevede la legge Severino, che rischia di mandare al tappeto le istituzioni in Campania. Già domenica, la consigliera regionale anziana, Rosetta D’Amelio, ha comunicato con un telegramma a tutti i suoi colleghi la decisione di rinviare l’assemblea prevista al fine di «consentire gli opportuni approfondimenti sugli effetti del dpcm del 26 u.s. la seduta consiliare già convocata per lunedì 29 giugno 2015 est sconvocata. Seguirà nuova convocazione nei termini previsti dall’articolo 34 dello statuto e dall’ articolo 4 del regolamento interno. Napoli 28 giugno 2015 f.to il consigliere anziano Rosa D’Amelio».

Intanto è scontro politico. Il centrodestra ha deciso di autoconvocarsi in Regione quale forma di protesta contro il rinvio della seduta, annunciando nuove azioni giudiziarie, con esposti e ricorsi al Tribunale, su quanto sta accadendo. Il Movimento 5 Stelle ha invece convocato un sit-in di protesta davanti alla sede del Consiglio regionale della Campania. A protestare c’erano anche i disoccupati organizzati, della sigla Bros, che hanno esposto striscioni, sostenitori del 5 Stelle. Insieme con i consiglieri pentastellati eletti un gruppo di associazioni ha avviato una raccolta di firme per chiedere le dimissioni di De Luca.