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Migranti, 1500 in attesa soccorso. Ira Maroni

Sabato in 876 raccolti dalla Marina militare, altri 2000 da Moas e Medici senza frontiere. Il Governatore: «Ai sindaci che li accoglieranno taglio i contributi»

È ancora emergenza sbarchi. Sono decime le chiamate dai satellitari, arrivate dal largo delle coste libiche, dai barconi con a bordo 1.000-1.500 migranti. A dirlo in mattinata è Federico Fossi dell’Unhcr, intervistato da Rainews 24. Dovrebbe trattarsi di imbarcazioni più piccole rispetto a quelle soccorse nella giornata di sabato.

«#SAR Nave Driade #marinamilitare ha iniziato le operazioni di recupero di 560 #migranti tra cui donne e bambini». È con questo tweet, nel pomeriggio di ieri, che la Marina Militare annunciava una vasta operazione di soccorso su almeno 14 barconi alla deriva nel Mediterraneo. Altri 2000 sono stati raccolti da Moas e Medici senza frontiere.

In azione anche la nave della Marina britannica HMS Bulwark, che ha fatto rotta, assieme ad altre unità europee, verso la Libia «a tutta velocità» per prendere parte a un’operazione di salvataggio di «migliaia» di migranti alla deriva nel Mediterraneo. A bordo della Bulwark c’era anche il ministro della Difesa, Michael Fallon. Si tratta di un’operazione senza precedenti, con tutte le navi europee nell’area che hanno ricevuto l’ordine di lanciarsi al soccorso. Sarebbero 14 le navi in difficoltà (per il Times of Malta addirittura 15).

Alle operazioni di soccorso hanno partecipato anche le unità di Moas (Migrant Offshore Aid Station, l’Ong maltese fondata da Christopher e Regina Catrambone) e Medici Senza Frontiere, e proprio il Moas segnala che il coordinamento dei soccorsi tra navi italiane, tedesche e irlandesi ha salvato circa 3000 persone. Di queste, 372 provenienti dall’Eritrea sono ora imbarcate sulla Phoenix e arrivate poi in Sicilia.
Intanto, sempre sabato, in Libia si era registato un altro rapimento di cristiani da parte dell’Isis. Lo riportano fonti locali che citano Meron Estefanos, la direttrice della ong svedese Eritrean Initiative on Refugee: 86 migranti eritrei di religione cristiana sarebbero stati sequestrati mentre erano in viaggio verso Tripoli. I jihadisti avrebbero separato i cristiani dai migranti musulmani e hanno lasciato questi ultimi liberi.

Fa discutere poi la presa di posizione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che interpellato sui nuovi sbarchi, a margine di un evento alla Scala di Milano, parla di riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti. «È un fatto gravissimo - ha detto Maroni - io domani scrivo una lettera ai prefetti lombardi diffidandoli dal portare in Lombardia nuovi clandestini... poi anche ai sindaci dicendo loro di rifiutarsi di prenderli perché non devono stare. Ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali come disincentivo alla gestione delle risorse». «Non devono farlo, poi chi lo fa violando la legge, violando le disposizioni che io ho dato, subirà questa conseguenza», ha aggiunto Maroni. Il governatore lombardo ha poi detto di voler «incontrare Zaia e Toti nei prossimi giorni per prendere iniziative comuni». Maroni, poi, sul suo profilo Twitter, ha quindi postato la proposta di ridurre i trasferimenti regionali ai Comuni che accolgono nuovi immigrati, consultando i cittadini e chiedendo la loro opinione. Tre le domande poste dal governatore agli utenti del social network: «I sindaci lombardi devono rifiutarsi di accogliere gli immigrati clandestini mandati da Roma. Siete d’accordo?», «Domani invio lettera ai Prefetti lombardi diffidandoli dal mandare immigrati clandestini in giro per la Lombardia. Siete d’accordo?» e infine «I sindaci lombardi devono rifiutarsi di accogliere clandestini mandati da Roma. Se li prendono taglio contributi regionali. Siete d’accordo?».

07-06-2015

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