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Isis, strage a Palmira: 400 civili uccisi

La maggior parte sono donne e bambini. Lo dice la tv statale siriana citata dalle agenzie di stampa. Sabato immagini della bandiera dello Stato Islamico sulle rovine

Ancora terribili notizie dalla Siria, dove almeno 400 civili, la maggior parte donne e bambini, sono stati uccisi dall’Isis dopo l’assedio e la conquista di Palmira. Lo riferisce la tv statale siriana citata dalle agenzie di stampa internazionali. Le organizzazioni per i diritti umani avevano parlato finora di centinaia di cadaveri di soldati del regime per le strade della città conquistata dai jihadisti.

Sabato, era stato il direttore del dipartimento dei musei e delle antichità di Damasco a comunicare al mondo che l’Isis è riuscito a entrare nel museo di Palmira, precisando poi che l’incursione è avvenuta venerdì pomeriggio. I jihadisti, ha spiegato, si sono chiusi dentro il museo ma per ora non avrebbero danneggiato i reperti. E la bandiera nera dello Stato Islamico, come dimostra la foto su twitter di una giornalista Hala Jaber (@HalaJaber), sventola sulle rovine dell’antica città.

La città archeologica nella Siria centrale conquistata mercoledì scorso dai jihadisti dell’Isis è stata dunque conquistata in toto. Maamoun Abdulkarim, archeologo a capo del dipartimento delle Antichità di Damasco, nel corso di una conferenza stampa, ha detto che jihadisti che hanno preso il controllo della cittadina giovedì sono entrati nel museo, «hanno rotto delle repliche in gesso, sono ritornati venerdì, hanno chiuso le porte e posto delle guardie di fronte» e ha sottolineato che al momento dell’arrivo dell’Is, «quasi nulla era rimasto» nel museo. «Abbiamo gradualmente inviato i reperti archeologici a Damasco, ma ci sono parti enormi come sarcofagi (all’ingresso al museo, ndr) che pesano 3-4 tonnellate e che non siamo in grado di spostare. Questo è ciò che ci preoccupa».

«La decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è un risultato importante frutto dell’azione del governo italiano». Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini hanno espresso il proprio plauso per l’iniziativa assunta dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu che, su impulso dell’Italia, ha condannato in una nota i barbarici attacchi terroristici dell’Isis in Siria, inclusa la violenta occupazione della città di Palmira.

24-05-2015

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