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Pensioni, caso rimborsi: probabile il decreto

Il ministro Poletti: agiremo subito. Boeri: ci sia equità generazionale. Padoan martedì, dall'Ecofin, aveva detto: «Prepariamo soluzione condivisa anche dall’Europa»

Mancano ancora «pochi giorni» e poi il governo presenterà il provvedimento sulle pensioni, ovvero l’intervento per dare seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco dell’indicizzazione al costo della vita deciso a suo tempo dal governo Monti. Ad anticiparlo, martedì, era stato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan risponde a chi gli chiede a quando si avranno novità.

«Non c'è problema di data delle elezioni, l'intenzione del governo è di arrivare molto prima alla decisione da prendere - ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, rispondendo a un Question time alla Camera e facendo riferimento alle consultazioni regionali e locali di fine mese -. Al momento il governo non ha ancora preso una decisione specifica, agirà rapidamente ma userà il tempo indispensabile a sviluppare un'analisi completa e puntuale dei contenuti della sentenza e le diverse ipotesi di intervento che la stessa ammette».
A Poletti fa eco il presidente dell'Istituto, Tito Boeri: «Mi auguro che ci sia equità tra generazioni. Certo la decisione che dovrà prendere il governo su come far fronte alla pronuncia della Consulta che ha dichiarato illegittimo il blocco (deciso dall'esecutivo Monti) delle perequazioni per gli assegni oltre 3 volte il minimo è molto difficile ma spero che la scelta sia basata sull'equità non solo tra chi ha di più e chi ha di meno ma anche tra chi ha avuto di più e chi è chiamato a dare di più ma avrà  di meno».

«Sto tornando a Roma per incontrami con i tecnici al ministero e poi con il presidente del Consiglio per chiudere questa questione il più presto possibile», aveva detto Padoan al termine dell’Ecofin, spiegando anche di aver «comunicato a Dombrovskis e Moscovici le intenzioni del governo, condivise anche in Eurogruppo», cioè che «nel rispetto pieno dei principi della Corte Costituzionale», l’Esecutivo ha intenzione di trovare «una soluzione che minimizzi l’impatto sulla finanza e permetta di continuare a rispettare tutti i parametri di finanza pubblica». Ma per quanto riguarda le cifre, il ministro non confermava quelle circolate sulla stampa: «Ne ho lette in queste giorni, non c’è nulla di questo in tutto ciò che stiamo definendo».

13-05-2015


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