Strage Rapido 904, assoluzione per Totò Riina
Il boss mafioso, che si trova in carcere a Parma, unico imputato per l'attentato del 23 dicembre 1984 costato la vita a 17 persone. Il pm aveva chiesto l'ergastolo
Totò Riina assolto dall’accusa di essere il mandante della strage del Rapido 904 del 23 marzo 1984 che causò 16 morti. La sentenza è stata letta dal presidente della corte d’assise di Firenze Ettore Nicotra. Riina, che si trova nel carcere di Parma e ha seguito il processo il collegamento video, aveva deciso di non assistere alla lettura della sentenza. Il pm aveva chiesto l’ergastolo.
Per i giudici, quindi, Riina non sarebbe stato l’artefice della strage che causò la morte di 17 persone. Il magistrato ha concluso la requisitoria «chiedendo la pena massima dell’ergastolo» per Riina, «non perché non poteva non sapere», in quanto «era a capo dell’ organizzazione, ma perché Riina esercitava questo potere. Solo con la sua autorizzazione è stato fornito l’esplosivo a Calò e solo lui poteva decidere la destinazione dell’esplosivo. Riina è il determinatore, lui dà questo contributo decisivo». |