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Landini e Fiom in piazza contro il Jobs Act

Il leader sindacale arringa la folla dal palco, a Roma, in piazza del Popolo. Presenti diversi altri sindacati e politici. E a Renzi dice: abbiamo più consensi

«Abbiamo più consenso di Renzi». È così che Maurizio Landini scandisce sabato, a Roma, nel corso della manifestazione della Fiom, andata in scena tra piazza della Repubblica e piazza del Popolo. Una mobilitazione contro il Jobs act del governo e a favore dei diritti, del lavoro e della democrazia, con lo slogan “Unions”. Sprezzante il premier Renzi: «No news, è l’ennesimo corteo».

Il corteo, partito da piazza della Repubblica, si è concluso quindi in piazza del Popolo. Il segretario del sindacato dei metalmeccanici della Cgil era in testa al corteo, aperto insieme ai lavoratori di Fincantieri dietro lo striscione “Fincantieri, giungla d’asfalto”. Alla manifestazione anche il segretario della Cgil, Susanna Camusso. «Pensiamo di avere più consenso di quello che ha il governo - ha detto il leader della Fiom -. Noi abbiamo un’idea di futuro per l’Italia e non difendiamo cose che non ci sono. Quindi Renzi stia tranquillo, noi non siamo contro di lui ma pensiamo di avere più consenso del governo». «Oggi si apre una fase nuova. Inizia una nuova primavera - ha aggiunto il segretario Fiom -. La vera novità è che a questa manifestazione c'è tutta la segreteria della Cgil, e la ringrazio tutta».

Quindi, rispondendo al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, Landini attacca: «Se uno dice è anche una manifestazione politica, assolutamente sì, fatta dal sindacato. In Italia tutti fanno politica, compresa Confindustria», poi detto, ma anche il sindacato «così è da 100 anni, non esisterebbe la Cgil se non fosse anche soggetto politico». E ancora: «Ci stiamo battendo non per 79.000 assunzioni, ma perché vogliamo risolvere i problemi con la creazione di milioni di posti di lavoro», ha detto ancora Landini riferendosi agli ultimi dati sulle assunzioni. La questione, sottolinea, «non è quello che accade tra gennaio e febbraio ma quel che avviene in questi anni, nei prossimi anni».

In piazza anche la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, che chiede «un piano per il lavoro». La sua presenza, peraltro annunciata, fa dire al leader della Fiom: «La novità vera e importante di questa manifestazione è che c’è tutta la segreteria della Cgil». «Noi siamo della Cgil e non un’altra cosa», ha sottolineato. Al corteo anche la sinistra dem, da Pippo Civati a Gianni Cuperlo, da Rosy Bindi a Stefano Fassina insieme a Nichi Vendola.

28-03-2015

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