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Riforma Rai, arriva il via libera dal Cdm

In mattinata l’opas di Ei Towers su Rai Way è stata messa in “pausa” dalla Consob: sono stati informazioni supplementari all'operazione della società di Mediaset

Arriva nel pomeriggio il via libera del Consiglio dei ministri il disegno di legge che riforma la Rai. Una piccola e grande rivoluzione che prevede, tra le altre cose, un cda a 7 membri e un ad con poteri rafforzati. I membri del cda dovrebbero essere eletti due dalla Camera, due dal Senato, due dal Tesoro (uno dei quali indicato come ad) e uno dai lavoratori. Nella nomina dell’ad dovrebbe essere coinvolto anche il cda. Il premier Renzi avrebbe presentato anche le linee guida con la mission per il futuro vertice della tv pubblica.

L'ok nel giorno in cui l’opas di Ei Towers su Rai Way viene messa in “pausa” dalla Consob. Lo si apprende da un comunicato della società del gruppo Mediaset, emesso in mattinata, che rivelava che l’Autorità di controllo ha chiesto informazioni supplementari e ha chiesto la sospensione dei termini istruttori. Ei Towers, proseguiva la nota, darà comunicazione al mercato dei termini istruttori (che sarebbero 15 i giorni di calendario entro cui deve pronunciarsi sul documento di offerta).

L’offerta pubblica di acquisto e scambio (opas) è stata lanciata lo scorso 24 febbraio da Ei Towers sul totale delle azioni di Ray Way. L’Antitrust ha aperto un’istruttoria l’11 marzo, al fine di accertare l’eventuale creazione o rafforzamento di una posizione dominante nel mercato delle infrastrutture per la radiodiffusione televisiva o sonora. Rilevando Rai Way, Ei Towers «andrebbe ad eliminare l’unico concorrente nazionale» nel settore delle torri tv, diventando l’unico gruppo a disporre «di una rete infrastrutturale» per la trasmissioni televisive «nell’intero territorio nazionale», con una quota di mercato «di che supera il 70%», rileva l’Autorità per la concorrenza. L’offerta di Ei Towers è subordinata al raggiungimento del 66,67% di Rai Way (controllata al 65% dalla Rai) ma il governo ha già fatto sapere che, data la sua importanza strategica, la società delle torri televisive resterà controllata a maggioranza assoluta dall’azienda radio-tv di Stato. «Il governo ricorda che, anche considerata l’importanza strategica delle infrastrutture di rete, un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 2 settembre 2014 ha stabilito di mantenere in capo a Rai una quota nel capitale non inferiore al 51%», ha chiarito una nota del ministero dello Sviluppo economico.

27-03-2015

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