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Gazzetta Ufficiale

Renzi stoppa norme su controlli preventivi dei pc degli italiani

La novità era contenuta nel decreto antiterrorismo, approvata in Commissione. Garante per la Privacy si era detto "preoccupato". Ma il premier ha voluto fermare tutto

La polizia potrà utilizzare programmi per acquisire «da remoto» le comunicazioni e i dati presenti in un sistema informatico e viene anche autorizzata l’intercettazione preventiva sulle reti informatiche. La novità è contenuta nel decreto antiterrorismo, approvata in Commissione. Il pm potrà conservare i dati fino a 24 mesi. Ma arriva lo stop del premier.

Matteo Renzi avrebbe quindi chiesto e ottenuto lo stralcio dal provvedimento antiterrorismo, stando a quanto comunicano fonti di governo. «L'emendamento che prevedeva l'acquisizione di dati da remoto è stata stralciata dal decreto anti-terrorismo - ha poi confermato il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico -. Rimane confermata la volontà del governo su un rafforzamento delle misure di prevenzione e contrasto al terrorismo, oggi più che mai urgenti e necessarie, ma si ritiene che tale norma debba essere trattata nell'ambito del provvedimento sulle intercettazioni telefoniche. Abbiamo la necessità di contemperare le esigenze di sicurezza nella lotta al terrorismo con quelle di tutela della privacy, per questo motivo è utile approfondire il confronto e la riflessione sulla intercettazioni telematiche da remoto».

Stando alle prime informazioni sul provvedimento, l’uso del web e di strumenti informatici per perpetrare reati di terrorismo (arruolamento di foreign fighters, propaganda, ecc.) diventava un’aggravante che comportava di conseguenza l’obbligo di arresto in flagranza. I provider internet dovevano essere obbligati anche ad oscurare i contenuti illeciti legati ai reati di terrorismo, pubblicati dagli utenti. L’esame del decreto antiterrorismo in Aula a Montecitorio è ripreso nella mattinata di giovedì, dopo lo stop di ieri in attesa che arrivasse il parere della Commissione Bilancio (ma manca ancora il parere governo perché la commissione possa dare il suo via libera al decreto: i dubbi riguardano le coperture di alcuni emendamenti).

Come detto, polemiche sulla Rete a parte, dubbi erano stati espressi anche dal Garante della Privacy, Antonello Soro, soprattutto sulle norme che autorizzano la polizia a effettuare le intercettazioni preventive dei sospettati sulle reti informatiche, utilizzando programmi per acquisire «da remoto» le comunicazioni su social, come “whatsapp” o altre piattaforme.

26-03-2015

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