Possibile un secondo bando di concorso 2015 all'Agenzia Entrate

L’ipotesi potrebbe verificarsi per colmare il vuoto degli 800 dirigenti di cui la “promozione” è stata dichiarata illegittima dalla Consulta la settimana scorsa

Diventa sempre concreta l’ipotesi di un nuovo bando di concorso (sarebbe il secondo per il 2015) presso l’Agenzia delle Entrate. L’evenienza dopo che la promozione di quasi 800 su circa 1150 funzionari, tra Entrate e Dogana, senza che gli stessi avessero mai superato un pubblico concorso per dirigenti appunto, è stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale lunedì scorso.

Con una sentenza emessa martedì, la Corte Costituzionale ha quindi cancellato la nomina di 767 funzionari dell’Agenzia delle Entrate, delle Dogane e del Territorio (cioè oltre la metà) promossi illegittimamente a dirigenti senza un pubblico concorso. Una decisione che potrebbe avere notevoli ripercussioni anche per il ministero dell’Economia e delle finanze (Mef), visto che centinaia di migliaia di cartelle esattoriali sono state firmate dai 767 “dirigenti” che non avrebbero dovuto esserlo. La conseguenza? Le cartelle in questione potrebbero venire considerate nulle o addirittura inesistenti, in quanto è «in dubbio la validità degli atti firmati dai nominati».

La decisione potrebbe quindi portare all’impossibilità di funzionamento dell’Agenzia stessa e quindi di una paralisi che rischia di investe le attività principali del Fisco per la riscossione e la lotta all’evasione. A tal proposito è in programma mercoledì un Consiglio dei Ministri che dovrebbe decidere misure urgenti per evitare il blocco. Tra le ipotesi sul tavola, quella anche di un decreto legge che potrebbe disporre la proroga ad interim degli incarichi, in attesa del nuovo concorso. Resta il possibile ripetersi del problema di incostituzionalità per il quale la Corte si è appena pronunciata. Resta la necessità di un probabile concorso che però, pare, potrebbe essere aperto non solo al personale già in forza presso le agenzie, ma anche a soggetti esterni alle agenzie fiscali. Nel frattempo dovrebbero rimanere validi gli incarichi fino ad oggi conferiti.