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Bologna, in centomila con Libera e don Ciotti

Imponente corteo sabato mattina nel centro città per i 20 anni dell’associazione antimafia. «Ci hanno rubato la legalità». Contestazioni al Pd e al ministro Poletti

Un corteo lungo 3 chilometri nel cuore di Bologna. Questa la testimonianza della vicinanza a Libera in occasione dei festeggiamenti per i vent’anni dell’associazione antimafia. Le stime degli organizzatori, che si aspettavano più di 100 mila persone, non sono state disattese. Don Luigi Ciotti ha aperto sabato mattina la marcia circondato dai familiari delle vittime di mafia. Contestazioni al Pd e al ministro Poletti.

I nomi delle vittime sono stati scanditi dal megafono alla testa del serpentone. Tra questi anche quello di Piersanti Mattarella, fratello del capo dello Stato. «Ci hanno rubato la legalità e il senso della parola antimafia» ha detto il leader dell’associazione. Tantissima la gente in strada, arrivata da tutta Italia, soprattutto dal Sud, per chiedere “Verità e giustizia”, come recita lo slogan della giornata. «Oggi con forza dobbiamo dire che le mafie e la corruzione sono due facce della stessa medaglia - ha scandito Don Ciotti- -. Non si può andare avanti così, non si possono avere mezze leggi fatte di compromessi e giochi di equilibrio. Le mafie sono tornate veramente molto molto forti, non sono infiltrate ma radicate. Mi fa anche piacere una Chiesa che sa guardare in cielo ma non si dimentica e non si distrae rispetto ai problemi della terra».

Alla testa del corteo la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi, il segretario della Cgil Susanna Camusso e Maurizio Landini della Fiom. Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha marciato insieme ai gonfaloni di tutti comuni della provincia e molti della Regione. In marcia anche il governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini e il sindaco di San Lazzaro di Savena Isabella Conti, di recente minacciata per essersi opposta a una colata di cemento nel suo Comune. Come detto, c’è stato spazio anche per una contestazione: alcuni attivisti dei Giovani comunisti-Prc di Bologna ha inscenato una protesta contro il Pd e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, presente alla manifestazione di Libera. «Aemilia? Questo è il sistema Pd, antimafia è anticapitalismo», è la scritta apparsa su uno striscione durante il percorso della manifestazione.

21-03-2015

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