Farnesina: «Morti i due italiani irreperibili»
In mattinata il ministro degli Esteri parlava di «due dispersi». Presi i complici dei terroristi: nove gli arresti. Il premier tunisino conferma: «17 i turisti morti»
Mentre da Tunisi venivano confermate le quattro vittime italiane dell’attacco di mercoledì a Tunisi, in mattinata, intervenendo in tv, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sottolineava invece che le vittime italiane erano due, mentre due erano dati dispersi. In serata arriva la conferma dalla Farnesina: sono morti anche i «due italiani irreperibili», quindi il bilancio di quattro vittime diventa ufficiale.
Il primo ministro tunisino Habib Essid dichiarava in mattinata che sono almeno «17 i turisti stranieri identificati» che hanno perso la vita nell’attacco sferrato da un commando di terroristi in divisa militare che hanno preso d’assalto il Museo del Bardo a Tunisi, precisando che tra gli stranieri uccisi vi sono «quattro turisti italiani». Sono invece «13 i turisti italiani feriti, tra cui uno grave», ha aggiunto il premier tunisino. Intanto il ministro degli Esteri tunisino Taieb Baccouche faceva sapere che una delle persone ferite non ce l’ha fatta, ma non è noto se si tratti di un turista o di un cittadino locale. La vittima è deceduta questa mattina per la gravità delle ferite riportate. Nel pomeriggio, da Genova, arriva anche la conferma che Costa Crociere ha cancellato (fino a data da destinarsi) tutti gli scali a Tunisi per le crociere attuali e future.
Gli esperti tunisini stanno poi lavorando con altri Paesi per avere maggiori informazioni circa gli assalitori, identificati in Yassine Laabidi e Hatem Khachnaoui. Laabidi era noto all’intelligence, ha detto il premier, sebbene per «nulla di speciale». Convocata infine al palazzo presidenziale di Cartagine, una riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale tunisino per varare misure urgenti. Sono nove i complici degli attentatori arrestati, mentre un quinto uomo sarebbe ricercato dalle forze dalla sicurezza tunisina.
Nel pomeriggio Rita Katz, direttrice di Site, riferisce che Isis avrebbe rivendicato la responsabilità dell’attentato (ma non è stato ancora possibile accertare la veridicità). Nella rivendicazione sarebbero stati nominati i due attentatori Abu Zakarya al-Tunisi e Abu Anas al-Tunisi, due «armati di fucili e granate». Nel messaggio si parla inoltre di «decine di crociati e apostati uccisi» con quello che «è solo la prima goccia di pioggia». Un account Twitter legato allo Stato islamico ha pubblicato la foto di una delle vittime italiane con la scritta: «Schiacciato un crociato italiano dai leoni del monoteismo». La foto mostra un uomo con una croce rossa tracciata sopra. |