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Primarie Pd Campania, scontro sulla regolarità

Vince De Luca. Gli sfidanti: «Si ricontino schede». Il partito aveva inviato gli osservatori da Roma per controllare e segnalare in tempo reale eventuali irregolarità

Vincenzo De Luca ha vinto le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Campania. De Luca ha raccolto il 52% dei consensi davanti ad Andrea Cozzolino (Pd), fermo al 44%, e al socialista Marco Di Lello (4%). Una vittoria che arriva al termine di una tornata elettorale condita da polemiche e veleni.

L’affluenza finale ai seggi si aggira intorno ai 157 mila votanti. Erano stati circa 193 mila nel 2013 per le primarie che proclamarono Matteo Renzi segretario del partito e 195 mila l’anno prima in occasione della scelta del candidato premier. La vittoria di De Luca era evidente già nella serata di domenica, anche se l’ufficialità è arrivata lunedì mattina. Il primo cittadino di Salerno ha ottenuto circa 78 mila preferenze a fronte delle 66 mila andate al suo principale sfidante, il compagno di partito Andrea Cozzolino. Al terzo candidato in corsa, il socialista Marco Di Lello, sarebbero andati poco più di 6000 voti. De Luca si è affermato nella provincia di Salerno (con uno scarto di circa 19 mila voti su Cozzolino), e in quelle di Avellino (più 1500 voti) e Caserta (più 1200 voti). Andrea Cozzolino ha avuto la meglio a Napoli e provincia (con oltre 3000 voti di scarto su De Luca) e nella provincia di Benevento (con circa 5000 voti in più sull'ex sindaco di Salerno).

Entusiasta De Luca appena appresa la notizia: «È stata una sfida eroica, sarà una rivoluzione democratica. È stato un voto libero. Si apre una fase di unità e concretezza dei programmi. Non sarà una passeggiata, ma sono fiducioso. Si apre una fase fatta di unità, concretezza dei programmi, rapporti con il territorio, di rilancio della regione. Non sarà una passeggiata - ha sottolineato - ci sono problemi gravi da far tremare le vene ai polsi ma siamo fiduciosi». Ma l'esito del voto accende lo scontro. I rappresentanti di Di Lello hanno chiesto il riconteggio dei voti, contestando una serie di dati relativi alle sezioni di Napoli e Caserta. Per Cozzolino, inoltre, «la commissione primarie sta lavorando per chiudere i conteggi», ma «in ogni caso rispetterò i risultati dei controlli della commissione e non ho alcuna intenzione di presentare un eventuale ricorso, accetterò i risultati».

Le primarie sono state caratterizzate, come accennato, da veleni e tensioni. I seggi si sono aperti domenica mattina e chiusi alle 21. Una corsa che ha visto, perfino, il partito nazionale inviare gli osservatori esterni per controllare e segnalare in tempo reale eventuali irregolarità. La vigilia del voto è stata agitata dall’invito di Roberto Saviano. Con un video e un post su facebook, rilanciato poi su twitter, Saviano dice: «Domani alle primarie Pd in Campania non andate a votare. Questo il mio consiglio. I candidati sono espressione della politica del passato. Queste elezioni saranno determinate da voti di scambio. Pacchetti di voti sono pronti ad andare a uno o all'altro candidato in cambio di assessorati. In più saranno determinanti gli accordi con Cosentino. Le primarie Pd avrebbero dovuto essere strumento di apertura e partecipazione, ma così non è stato (vedi il caso Liguria). Sino a quando non esisteranno leggi in grado di governarle, saranno solo scorciatoie per gruppi di potere. Non legittimiamole, non andate a votare».

Dalla Campania provavano a fare quadrato: «Il Comitato organizzatore regionale per le primarie, in stretta collaborazione con i comitati provinciali della Campania, ha messo in campo tutte le azioni necessarie per favorire la massima partecipazione democratica e a questo scopo sono stati aperti seggi anche in locali non convenzionali – così il presidente della commissione regolamento del Pd Antonio Amato -. Dobbiamo, anzi, ringraziare coloro i quali hanno messo a disposizione, generosamente, questi spazi per consentire al maggior numero possibile di cittadini di partecipare alle primarie. Allo stesso tempo abbiamo attivato tutti i controlli possibili sul territorio chiedendo ai dirigenti e ai militanti locali di segnalare per tempo e in maniera chiara e trasparente ogni episodio che in qualche modo possa apparire come anomalo o comunque che vada in contrasto con la libera e democratica partecipazione al voto. Rigore e attenzione che sarà seguita nel corso dello svolgimento del voto di domenica in stretto contatto tra i livelli territoriali e i dirigenti provinciali e regionali».

02-03-2015


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