METEO
BORSA
06/05/2024 20:27
CRONACA
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale

Schettino «incauto idiota». Chiesti 26 anni

Pesante richiesta della Procura per il disastro della Concordia. Il pubblico ministero in aula: «Dio abbia pietà di Schettino, perché noi non possiamo averne alcuna»

 Condannate Francesco Schettino a 26 an-
 ni e tre mesi di reclusione per il naufragio
 della Costa Concordia che causò 32 morti
 all'isola del Giglio il 13 gennaio 2012.
 Questa la richiesta che arriva da parte
 della Procura, formulata lunedì dal pm
 Maria Navarro al termine della requisito-
 ria in aula.

Con l’elenco delle colpe attribuite all'imputato, si è conclusa quindi la requisitoria al processo sul naufragio della Costa Concordia. Il pm Navarro ha formulato la richiesta di 26 anni di reclusione cumulando i reati di omicidio e lesioni colposi (reato più grave la morte della bambina Dayana Arlotti, 14 anni), di naufragio colposo (9 anni), abbandono di incapaci e della nave (delitti dolosi, 3 anni). La richiesta di tre mesi di arresto, su cui la procura invita il tribunale a decidere, è invece relativa alle contravvenzioni di omesse e false dichiarazioni all'autorità marittima. Richieste, tra le pene accessorie, anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e quella dalla professione per 5 anni e 6 mesi.

Non solo: il pm Navarro ha inoltre chiesto l’arresto per Schettino per evitare «il pericolo di fuga nelle more del processo». Il pm, nella sua richiesta al tribunale, ha anche detto che Schettino dispone di una casa in Svizzera e che ha molte relazioni all’estero. Schettino «non merita il riconoscimento delle attenuanti generiche» e la condanna per i reati di omicidio, lesioni e naufragio colposi, vista la gravità, deve prevedere «un quantum prossimo ai massimi edittali previsti dalla legge», per gli altri reati (omessa comunicazione all'autorità e abbandono di nave) la pena deve essere quanto meno «su valori medi» edittali, ha poi detto il pm Maria Navarro nella requisitoria.

In aula sono stati ricordati la «ingiustificabile e ignominiosa fuga dalla nave di Schettino», e «solo per la Provvidenza il naufragio della Costa Concordia causato da Schettino non si è trasformato in un'ecatombe». Nell'attribuire le pene alle diverse responsabilità di Schettino, il pm ha anche detto che «ci vuole molta ipocrisia per dire che fu colpa della manovra errata del timoniere». L’ex comandante, infine, «non ha mai ammesso una qualche responsabilità, ha solo detto in dibattimento di avere una quota di responsabilità, senza dire sui vari punti quali colpe e, anzi, ha ventilato l’ipotesi di denunciare per calunnia i suoi ufficiali».

«Dio abbia pietà di Schettino, perché noi non possiamo averne alcuna», ha detto invece il pm Stefano Pizza in conclusione della requisitoria al processo di Livorno.

26-01-2015

Linear

Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy