Torino, assalto dei no Tav «non fu terrorismo»
Così la sentenza che comunque infligge quattro condanne per «fabbricazione di armi da guerra, danneggiamento seguito da incendio e violenza a pubblico ufficiale»
Imputati assolti dall’accusa di terrorismo per l’attacco al cantiere di Chiomonte del Tav del 14 maggio 2013. Così la senten- za, emessa in mattinata, nella quale ven- gono che comunque inflitte quattro con- danne per «fabbricazione di armi da guer- ra, danneggiamento seguito da incendio e violenza a pubblico ufficiale».
La Corte d’Assise presieduta da Pietro Capello ha dunque sancito che il reato di terrorismo contestato dalla procura «non sussiste». «L'accusa di terrorismo era manifestamente infondata. È una vittoria su tutta la linea». I quattro imputati sono stati giudicati colpevoli di porto d’armi da guerra (in relazione all’uso di molotov), danneggiamento seguito da incendio e violenza a pubblico ufficiale. Delle parti civili solo Ltf ha ottenuto il diritto a un indennizzo, che è stato negato all'Avvocatura dello Stato e a un sindacato di polizia che si era costituito parte civile.
Alla lettura del dispositivo decine di simpatizzanti e attivisti No Tav presenti in aula bunker hanno urlato «libertà» e anche «buffoni». Una donna ha urlato «terroristi siete voi». Prima di lasciare la cella dell’aula bunker, i quattro hanno stretto a lungo le mani all’avvocato Claudio Novaro, che ha capeggiato il pool dei legali difensori. |