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Pizzarotti: da Grillo passo indietro. Lui: no

Scontro a distanza tra il sindaco, impegnato domenica nell’evento di Parma, e il capo politico del Movimento 5 Stelle. Il primo cittadino: «Riprendersi il M5S»

 «Riprendersi il M5S» approfittando del
 «passo indietro» di Beppe Grillo che or-
 mai, dopo la nomina del direttorio, «è
 nei fatti». Così Federico Pizzarotti lancia
 la sua sfida al capo politico del Movimen-
 to dal palco di Parma. Ma la replica non
 tarda ad arrivare: «Io sono più vivo che
 mai, nessun passo indietro. Anzi!».

Quello che sembra ormai il nuovo capo dei «dissidenti», anche se nessuno pronuncia apertamente la parola “scissione”, il sindaco «ribelle» che radunato nella città ducale le voci del dissenso pentastellato, Federico Pizzarotti appunto, non si nasconde più. E va alla conta: in città sono accorsi 350 amministratori e militanti cinquestelle. E con loro anche 15 parlamentari (10 iscritti a gruppi M5S e 5 fuoriusciti). Il tutto mentre fonti di stampa parlano di un grillino su tre disposto a lasciare andare Grillo per la sua strada. Dal palco Pizzarotti lancia anche due proposte «inaccettabili» per Grillo e Casaleggio: una grande assemblea nazionale del M5S («Un congresso? In qualsiasi modo vogliano chiamarlo») e la richiesta di annullare le espulsioni parlamentari proprio attraverso un intervento del direttorio.

Tra i vertici del M5S nessuno apre bocca fino alle 19 circa, quando l’Open Day di Pizzarotti è ormai concluso. A quel punto Grillo posta un video messaggio, ufficialmente rivolto a Renzi e Marino, ma è evidente che è diretto al sindaco di Parma: «Ebbene sì! Sono più vivo che mai. Nonostante questo tentativo di seppellimento mio, di Casaleggio, del M5S». «Io non ho fatto un passo indietro, ho fatto un passo avanti!». E sottolinea: «Il M5S non potevo avercelo sulle spalle solo io o Casaleggio, stiamo distribuendo competenze e responsabilità. Ora ce ne sono altri cinque, poi saranno dieci, venti, trenta, quaranta...». Indirettamente risponde anche alle accuse di Pizzarotti di aver trasformato il M5S in un «partito su internet»: «Il 13 dicembre lanceremo i banchetti per la raccolta firma sul referendum per uscire dall'euro».

07-12-2014


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