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«No a eutanasia e aborto, obiettare se serve»

Così il Papa, rivolto ai medici. E sottolinea: «Il pensiero dominante propone una falsa compassione: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto»

 Non c’è «dignità» nel procurare l’eutana-
 sia, come non si può pensare di aiutare
 una donna, favorendone l’aborto. Così Pa-
 pa Francesco sabato mattina, incontrando
 in Vaticano i medici cattolici: i figli non so-
 no un diritto vanno accolti come doni, le
 vite umane non sono cavie da laboratorio.
 E invoca l’obiezione di coscienza, se serve.

Nell’Aula Paolo VI, di fronte ai membri dell’Associazione Medici Cattolici Italiani in occasione del 70esimo anniversario di fondazione, Bergolgio interviene nuovamente quindi su eutanasia e aborto: «Il pensiero dominante propone a volte una “falsa compassione”: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l'aborto, un atto di dignità procurare l'eutanasia, una conquista scientifica “produrre” un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono; o usare vite umane come cavie di laboratorio per salvarne presumibilmente altre». Da qui l’invito ai medici ad essere capaci anche di «scelte coraggiose», fino ad arrivare «all’obiezione di coscienza».

15-11-2014

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