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Agire

Sciopero sociale in 25 città. Cortei e feriti

Mobilitazione dei  sindacati di base. Cortei a Roma e Milano (con la Fiom). Studenti e precari in piazza, stop di metro, bus e tram. Uova e petardi contro il Tesoro

 Venerdì, in 25 città, in scena lo “Sciopero
 sociale” indetto dai sindacati di base, Co-
 bas, Cub, Usi e Adl Cobas, per protestare
 contro le politiche del governo Renzi e 
 dell'Ue, in particolare contro il Jobs act, la
 Legge di Stabilità e il piano di riforma del-
 la scuola. Cortei a Roma e Milano (dove
 c’è la Fiom). E ci sono dei feriti.

In piazza quindi studenti e precari, stop poi di metro, bus e treni. Ccortei e manifestazioni sono andati in scena in 25 città italiane, con la partecipazione dei centri sociali, dei coordinamenti dei precari e dei piccoli lavoratori autonomi, delle organizzazioni studentesche. A partire dalla mezzanotte e per 24 ore - annuncia la Confederazione dei comitati di base - si svolgeranno «picchetti, sit-in e azioni in luoghi significativi». Il portavoce Cobas Piero Bernocchi dichiara che «si tratta del primo sciopero che dura veramente 24 ore e nelle principali città le iniziative si susseguiranno nell’arco di tutta la giornata, fino alla mezzanotte».
Sono più di 10 le manifestazioni previste a Roma, dove si temono disordini. Particolare attenzione al corteo principale che partirà intorno alle 10 da piazza della Repubblica diretto a piazza Vittorio. A sfilare studenti, precari, movimenti, migranti e sindacati di base. Oltre 3mila i partecipanti previsti. Secondo le forze dell’ordine il rischio è quello di eventuali «infiltrazioni di frange estreme» o di deviazioni di percorso impreviste da parte di alcuni spezzoni di manifestanti.
A Milano, poi, oltre alla manifestazione di precari e studenti, c’è il corteo della Fiom (con il segretario generale Maurizio Landini) che per la giornata ha indetto uno sciopero generale dei metalmeccanici del centro-nord Sciopero della Fiom il 14 novembre. Partenza da Porta Venezia, da dove sono partiti quindi i metalmeccanici della Valle d’Aosta, del Trentino, del Piemonte, dalla Liguria, della Lombardia, del Veneto, del Friuli, dell’Emilia e della Toscana. «Lavoro, legalità, uguaglianza, democrazia» e «diritti x tutti» lo slogan della giornata.

Non sono mancati poi scontri e feriti. A Roma, in via XX Settembre, un gruppo di manifestanti ha lanciato uova e petardi contro il ministero dell’Economia. Poco dopo un blitz anche al Colosseo: dieci lavoratori di una ditta privata sono saliti sulle impalcature usate per il restauro. Hanno esposto uno striscione: «No Jobs act e privatizzazione servizi pubblici». Sono sorti poi presidi, azioni e volantinaggi in vari luoghi «simbolo» della città. A Palazzo Vidoni, sede del ministero della Funzione Pubblica, è partita invece la protesta dei ricercatori organizzati con l’Usb, che hanno simbolicamente buttato via gli strumenti di lavoro - provette, microscopi e computer - per dare vita a «un cacerolazo contro la distruzione della ricerca Pubblica». Fitto lancio di uova contro il Consolato tedesco in via San Martino della Battaglia: la protesta si lega alla vertenza dei lavoratori della Ast di Terni della ThyssenKrupp.
A Milano, nella tarda mattinata, scontri nei pressi del Duomo e dell'università tra manifestanti e polizia. Gli studenti hanno organizzato un sit davanti all'Arcivescovado in piazza Fontana, poi un gruppo ha occupato un'aula della Sapienza. Sei grandi lettere per la parola «Lavoro» e le note di «Bella ciao» sono quindi stati il tema conduttore del corte Fiom, che ha portato in piazza alcune decine di migliaia di persone per la manifestazione organizzata in coincidenza con lo sciopero di 8 ore dei metalmeccanici indetto in tutto il Centro-Nord. Alla testa del corteo c'erano i segretari generali di Fiom e Cgil, Maurizio Landini e Susanna Camusso.
Scontri duri a Padova tra la polizia e i manifestanti: nei tafferugli scoppiati davanti alla sede dell’Università, sono stati feriti almeno 4 poliziotti, tra cui il capo della squadra Mobile di Padova. Lo scontro si è verificato nei pressi di piazza Mazzini quando i manifestanti hanno tentato di sfondare un blocco delle forze dell’ordine per passare davanti alla sede cittadina del Partito Democratico.

14-11-2014


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