Roma allagata. «Ciclone in arrivo su Sicilia»

Capitale sott'acqua e codice arancione (ma scuole aperte). All’Alberone crolla lo storico leccio, simbolo di un quartiere. Resta l’allerta in gran parte dell’Italia

 Situazione difficile venerdì a Roma causa
 del maltempo. La Capitale è stata investi-
 ta infatti da abbondanti piogge. E nono-
 stante siano state riparte le scuole, dopo
 la chiusura imposta la Prefetto giovedì, e
 l’allerta è comunque scesa al livello aran-
 cione, in mattinata metro allagata. All’Al-
 berone crolla lo storico leccio.

I problemi maggiori nella zona dell’Appia, dove è straripato il fiume Almone: il corso d’acqua è esondato provocando l’allagamento di alcune attività commerciali e la morte per annegamento di cani, galline e altri animali di una vicina azienda agricola. Chiusa al traffico l’Appia Antica, da porta San Sebastiano fino all’incrocio con via Ardeatina. In mattinata è stata anche chiusa la stazione della metro A Repubblica, che già giovedì aveva accolto i passeggeri con infiltrazioni di acqua costringendoli a usare l’ombrello perfino sulle scale mobili.

Come detto, poi, i cittadini hanno assistito anche alla caduta di un leccio in piazza dell’Alberone, nella zona Appia: due passanti, una anziana donna e una ragazzina di 13 anni, sono rimaste ferite. L’anziana è ricoverata all’ospedale San Giovanni per accertamenti; la ragazzina è stata portata al Policlinico in via precauzionale, ma avrebbe riportato solo un piccolo trauma.

Intanto in città e caos traffico. Numerose le linee di bus deviate. La polstrada rileva traffico intenso anche sul Grande raccordo anulare. Rallentamenti segnalati poi su tutte le consolari in diverse zone: da via Appia Nuova a via Aurelia, da via Cassia a via Flaminia, da via Boccea a via Nomentana. Allagamenti in via Collatina e in via Flaminia dove la polizia municipale ha chiuso al traffico il sottopasso, altezza Euclide, in direzione Tor di Quinto. Chiuso per precauzione anche il sottopasso della stazione Tiburtina, con la conseguente deviazione delle linee 71-490-492-495-649-545.

Intanto un ciclone di tipo tropicale era atteso sulle coste siciliane, anche se la traiettoria del fenomeno «non è esattamente prevedibile». Il Dipartimento della Protezione Civile e la regione Sicilia hanno dunque attivato tutte le misure per ridurre i rischi, anche interrompendo le attività all’aperto. Il ciclone, sostiene il Dipartimento della Protezione Civile, si è già formato sullo stretto di Sicilia. La tempesta è stata caratterizzata da venti violenti con intensità di uragano che provocano condizioni di mare proibitive e mareggiate lungo la costa di particolare gravità.
Proprio a causa del possibile arrivo del ciclone la Prefettura di Ragusa aveva invitato la popolazione, fino alle 5 del mattino di sabato, a non uscire dalle proprie abitazioni, evitare l’utilizzo di mezzi per la circolazione, a non avvicinarsi a strutture precarie e vulnerabili: verande, ponteggi, cartelloni pubblicitari, alberi, strutture particolarmente alte, serre agricole.