Psicosi Ebola, bimba resta fuori dall’asilo
Il caso a Fiumicino. La piccola era stata in Africa, per una vacanza, da qui la protesta dei genitori degli altri alunni. I genitori: «Sta bene, ha fatto le analisi»
La psicosi ebola arriva anche dalle nostre parti: in una scuola di Fiumicino, infatti, una bambina di tre anni è stata lasciata fuori dalle mamme degli altri alunni perché «accusata» di poter portare l’Ebola, solo perché di ritorno da una vacanza in Uganda. La replica dei genitori della bimba: «Le ho fatto fare alle mie figlie tutte le analisi. E nessuna ha avuto nessun sintomo».
Il fatto è successo la scorsa settimana. I genitori degli altri bambini dell’istituto non hanno voluto sentire ragioni quindi, impaurite sa una possibile (a loro dire) diffusione del virus, creando anche un notevole allarmismo. Stando a quanto racconta ai media il padre di Chanel, questo il nome della piccola, le mamme dell’asilo hanno imposto una legge “nuova”: o lei, o gli altri; se Chanel fosse entrata in aula sarebbero usciti i suoi compagni di classe. Ma non solo: i 21 giorni di incubazione della malattia sono stati presi come parametro per calcolare quando la piccola avrebbe potuto rioccupare il suo posto tra i banchi.
Chanel è comunque rientrata a scuola in settimana grazie alla mediazione della preside, che pure aveva garantito da parte della scuola la possibilità di entrare in classe, e ha fatto in modo di superare l’ostracismo che si era venuto a creare. |