METEO
BORSA
07/05/2024 02:49
POLITICA
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale

Renzi promette in tv: 80 euro a neomamme

Così il premier a Domenica Live: «Dal 1° gennaio bonus bebé nel triennio». Sullo scontro con le regioni sulla legge di Stabilità: «forse troppe Asl e supermanager»

 «Dall’1 gennaio del 2015 daremo gli 80
 euro non solo a chi prende meno di 1500
 euro al mese ma anche a tutte le mamme
 che fanno un figlio per i primi tre anni. Si
 tratta di mezzo miliardo destinato alle fa-
 miglie». Così il premier Matteo Renzi, in-
 tervenuto a Domenica Live, ospite di Bar-
 bara D’Urso su Canale 5.

«Dal prossimo anno gli 80 euro andranno anche a tutte le mamme, o i papà, per i primi tre anni di vita del loro figlio. So cosa significa comprare pannolini, biberon e spendere per l’asilo. È una misura che non risolve un problema ma è un segnale», ha quindi detto il presidente del Consiglio. Quindi passa al’attacco: «Le Regioni? Sono arrabbiate ma gli passerà. Sono arrabbiati un po’ tutti... io non ho la verità in tasca. Noi siamo al governo da otto mesi. O facciamo uno sforzo tutti insieme, restituendo i soldi ai cittadini, o non c’è futuro». A ancora: «Io non sono la causa» dei problemi, sto solo rappresentando gli italiani in questo momento, e spero che avremo un Paese più semplice, capace di liberare le energie, mettendo da parte singoli schieramenti. Un Paese che comprenda che ora ci sono da fare delle cose. Se si fanno, si vince la madre di tutte le battaglie, che è il lavoro».

Si parla anche di unioni gay: «La legge alla tedesca è un buon punto di mediazione e consente di avere alle persone dello stesso sesso i diritti civil. I tempi? Subito dopo la riforma elettorale, che è leggermente slittata ma ragionevolmente andrà entro l'anno, la proposta già pronta comincerà l'esame dal Senato». Poi rivendica di non essere andato a Genova: quella, dice, «è una vicenda devastante. Non sono andato perché non mi andava di andare a fare la passerella. A Genova ci andrò quando partiranno i lavori». «Noi dobbiamo capire perchè alcune opere pubbliche non sono state fatte. Un Paese si rimette in moto se la gente non molla, come è accaduto in Emilia-Romagna. Ma lì hanno avuto una classe politica che si è messa in moto al loro fianco non cercando di strumentalizzare».

19-10-2014


Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy