Sul caso Pantani forse l'ombra della camorra
Nuove rivelazioni: ematocrito alterato. Secondo alcuni quotidiani, la Procura di Forlì indaga per associazione per delinquere finalizzata a truffa e frode sportiva
Sul caso di Marco Pantani spunta ora l’om- bra della malavita organizzata e quella delle scommesse clandestine gestite dalla camorra. Tutto parte, stando a diversi quotidiani in edicola venerdì, dalle frasi di Renato Vallanzasca. Il ciclista avrebbe su- bito, secondo questa inchiesta, l’alterazio- ne dell’ematocrito per escluderlo dal Giro.
La Procura di Forlì indaga quindi per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva e alla truffa. Il fascicolo sarebbe sul tavolo del procuratore capo Sergio Sottani e del sostituto procuratore Luca Spirito. Un’ipotesi inquietante. L’ipotesi sarebbe quindi inedita: il controllo dell’ematocrito sbagliato effettuato a Madonna di Campiglio nel 1999 sarebbe stato alterato per cacciare il Pirata dal Giro d’Italia in corso. Era il 5 giugno di quindici anni fa appunto.
La pista che si starebbe seguendo è quella delle scommesse clandestine che in quel periodo sarebbero state in mano alla camorra. E i media riportano che le puntate su Pantani vincente erano diventate così da creare un giro miliardario che rischiava di mandare all’aria i “conti” della mala. Da qui l’idea di far fuori il Pirata dalla corsa. L’ipotesi è avanzata anche dal bandito della Comasina, Renato Vallanzasca, che nella sua autobiografia racconta di un incontro con un camorrista all’interno del carcere di Opera, durante la sua detenzione. |