Renzi: applausi, fischi e lancio di uova
Contestazione a Ferrara. Nell'intervista alla Cnn: «Se il presidente della Francia decide un importante distacco dai parametri» europei «nessuno può dire» è sbagliato
«Se il presidente della Francia decide un importante distacco dai parametri» euro- pei «nessuno può dire che non è corretto e credere che l’Europa sia una scuola in cui c’è un maestro e gli altri sono studenti». Così Renzi, intervistato alla Cnn, torna sul- la polemica innescata da Parigi. In serata la contestazione subita a Ferrara.
Dice Renzi: «L’Europa è una comunità di destini e di valori. Io preferisco la Francia di Hollande e Valls al 4,4% a quella di Marine Le Pen a causa di una crisi dei valori che la prossima volta fa perdere le elezioni ai partiti tradizionali». Il presidente del Consiglio definisce poi il limite del 3% «un parametro del passato» ma spiega anche di doverlo rispettare dopo che «l’Italia ha perso credibilità per non averlo rispettato nel passato». Gìà giovedì il premier spiegava: «Io sto dalla parte di Francois Hollande e Manuel Valls. Abbiamo bisogno di un'Europa più snella e più smart». È così che Renzi, intervenuto da Londra, dove ha incontrato Cameron, appoggia la decisione di Parigi sullo sforamento per il 2015 del tetto del 3%. «Rispetto la decisione di un Paese libero e amico come la Francia, nessuno deve trattare gli altri Paesi come si trattano degli studenti». Ha poi replicato il presidente del Consiglio ai rilievi della Cancelliera tedesca, Angela Merkel, che mercoledì aveva parlato della necessità per i Paesi europei con i conti pubblici in difficoltà di “fare i compiti”, attaccando la decisione dell’Eliseo di rinviare il rientro al 3%. Quindi sottolineava: «Abbiamo bisogno di un’Europa più snella e più smart». In merito ai conti pubblici e sulla necessità di avere più flessibilità da parte dell’Europa, Renzi ha quindi spiegato: «Noi rispettiamo le decisioni di un Paese libero e amico come la Francia. Noi rispettiamo la Francia e sto dalla parte di Hollande. Ma naturalmente per l’Italia la situazione è diversa: noi rispettiamo i limiti che ci siamo dati del 3%».
In serata, poi, come accennato, la contestazione: una trentina di persone e per alcuni minuti, con fischi, cartelli e al grido di «Bambino» e «Buffone», ha protestato platealmente contro il premier, in piazza Municipale, a Ferrara. Il presidente del Consiglio era appena salito sul palco per essere intervistato da tre giornalisti stranieri nell’ambito del Festival di Internazionale. Renzi era arrivato a Ferrara alle 17,20 per inaugurare una scuola materna: dopo aver salutato la piccola folla attorno alla scuola Aquilone, ha posato per molti selfie con diversi cittadini. Poi, una volta sul palco invece, la contestazione con lancio di uova. Flemmatico, Renzi ha detto: «Rispondiamo con il sorriso a chi non rispetta gli altri e non li vuole fare parlare. Noi siamo per la tolleranza», ha commentato Renzi. Quindi una battuta: «Gli fate un applauso», dice riferendosi ad uno dei giornalisti che lo sta intervistando sul palco, «Lui - spiega - si è preso l’uovo sul calzino. A me, non hanno preso...». |