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TARTARUGHE ALLA RISCOSSA!

Un amore che parte da lontano quello per i quattro intrepidi ninja mutanti che tornano sul grande schermo in una rinnovata veste, con la regia firmata Jonathan Liebesman

 Cosa vi dicono nomi come Donatello,
 Leonardo, Raffaello e Michelangelo? Pro-
 babilmente alla maggior parte di voi ri-
 corderanno “solo” i celebri maestri del
 Rinascimento e nulla più. Ma a chi è cre-
 sciuto a cavallo tra gli ‘80 e i ‘90 non po-
 trà che accendersi un’ulteriore e verda-
 stra lampadina. Risale proprio a quegli anni, precisamente al 1988, la prima trasposizione dall’originale fumetto “Teenage Mutant Ninja Turtles” - creato dai disegnatori statunitensi Kevin Eastman e Peter Laird - in una serie animata che diventò icona per un’intera generazione di bambini.
Trasformatasi ben presto in una sorta di epopea, la storia dei suddetti anfibi non poteva certo arenarsi lì. Neanche due anni dopo infatti il regista Steve Barron portava per la prima volta sul grande schermo le avventure di questo bizzarro quartetto, girando un film completamente dal vivo e in costume. Dai toni però molto più cupi, in omaggio al fumetto che le aveva viste nascere. A recuperare invece quella leggerezza che tanti piccoli e grandi fan avevano amato nella serie cartoonesca, i relativi sequel: “Tartarughe Ninja II - Il segreto di Ooze” (1991) e “Tartarughe Ninja III” (1993).

Ad unire finalmente tutte le caratteristiche acquisite nel tempo da ogni suo vecchio o nuovo protagonista ci ha pensato oggi Jonathan Liebesman, che firma la regia dell’ultimo nato in casa Ninja. Proprio in seguito al grande e rinnovato successo tra gli spettatori del canale Nickelodeon, dove dal 2012 viene programmata la nuova serie made in USA, Michael Bay, già produttore di blockbuster dal notevole successo - su tutti ricordiamo “Trasformers” - ha deciso di riportare l’interno progetto sul big screen e riproporlo sotto una nuova veste al grande pubblico.
Ma per accontentare tutti ma veramente tutti il lavoro non era facile. Nonostante l’arduo compito però, Liebesman e tutto il suo pur numeroso entourage hanno centrato in pieno l’obiettivo.

Dal 18 settembre infatti vedremo al cinema esattamente quel mix che tanto ha fatto amare dal lontano ‘84 ad oggi queste bizzarre e gigantesche tartarughe. Ambientato in una New York contemporanea dai toni incredibilmente cupi, tipici dei primi e originali fumetti, ma con quattro personaggi al limite dell’esilarante, come da fedele trasposizione della prima serie animata che tanti bambini, ormai adulti, ha cresciuto.
Amanti della pizza e disposti a tutto pur di averne una fetta, appassionati di musica della peggior specie, come solo agli adolescenti piace, e in grado di rappare e canticchiare anche nei momenti meno opportuni; ma al tempo stesso abilissimi ninja istruiti al meglio da colui che con tanto amore e devozione li ha tirati su: Splinter, loro padre “adottivo”, per la cui vita donerebbero la propria.
E poi April, l’intrepida reporter alla ricerca dello scoop che la faccia salire di grado in una redazione dove nessuno sembrerebbe notarla. Bella come nessun animatore sarebbe mai in grado di realizzarla - da far invidia anche alla fantasiosa e sinuosa Jessica Rabbit - interpretata da Megan Fox, che ben presto diventerà unica testimone nonché amica dei quattro guerriglieri della notte, approdati ormai in superficie e destinati a salvare quella fetta di mondo chiamata (inevitabilmente) New York.

«Sono cresciuto con le Tartarughe Ninja e ho amato il loro umorismo, ma quello che per me era più stimolante era che con la tecnologia di oggi avremmo potuto dargli una nuova dimensione e delle possibilità prima irraggiungibili. Abbiamo messo nel film tutto l’umorismo e il fascino e, nello stesso tempo, dato alle Tartarughe la possibilità di avere quei momenti di grande azione che la gente ama nei film di oggi» afferma colui che ha curato la regia di questa nuova ed entusiasmante avventura chiamata “Tartarughe Ninja”. Ed è difatti grazie all’uso incrociato tra live-action e animazione, che Liebesman e relative maestranze - composte qui da più di 400 artisti digitali - sono riuscite a realizzare il film che incanterà, ancora una volta, numerose platee in ogni dove.
Noemi Euticchio
18-09-2014


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