Istat, la disoccupazione balza al 12,6% a luglio
Mille occupati in meno al giorno nel corso del mese scorso. Il tasso di senza lavoro tra i giovani è calato al 42,9%, ma è in rialzo di 2,9 punti sul luglio 2013
A luglio 2014 gli occupati sono 22 milioni 360 mila, in diminuzione dello 0,2% rispet- to al mese precedente (-35 mila) e dello 0,3% su base annua (-71 mila). Questi i dati diffusi in mattinata dall’Istat, che met- te in evidenza come si siano persi mille oc- cupati in meno al giorno nel corso del me- se scorso.
Stando all’Istituto Nazionale di Statistica, inoltre, il tasso di occupazione, pari al 55,6%, diminuisce di 0,1 punti percentuali sia in termini congiunturali sia rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 220 mila, aumenta del 2,2% rispetto al mese precedente (+69 mila) e del 4,6% su base annua (+143 mila). Il tasso di disoccupazione è pari al 12,6%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,5 punti nei dodici mesi.
I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 705 mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,8%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 42,9%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 2,9 punti nel confronto tendenziale.
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente (-28 mila) e dell'1,1% rispetto a dodici mesi prima (-159 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti su base annua.
In termini trimestrali, poi, nel secondo del 2014 rallenta la riduzione tendenziale del numero di occupati (-0,1%, pari a -14.000 unità in un anno), dovuta all’aumento nel Nord (+0,3%, pari a +36.000 unità) e nel Centro (+0,8%, pari a 40.000 occupati) a fronte del nuovo calo nel Mezzogiorno (-1,5%, pari a -90.000 unità). Si interrompe la flessione per gli uomini a cui si associa una lieve riduzione per le donne (-0,2%, pari a -15.000 unità). Al persistente calo degli occupati di 15-34 anni e dei 35-49enni (-4,0% e -1,6%, rispettivamente) continua a contrapporsi la crescita di quelli con almeno 50 anni (+5,5%). |