Assange: «Presto lascerò l'ambasciata»
Conferenza stampa da Londra del fondatore di Wikileaks, da 2 anni rinchiuso nella sede diplomatica dell'Ecuador, che ha chiesto l’autorizzazione per farlo ricoverare
In conferenza stampa da Londra, Julian As- sange, il fondatore di Wikileaks, rifugiato politico da due nell’ambasciata ecuadoria- na nella capitale inglese, si dice pronto a consegnarsi alle autorità in quanto affetto da problemi al cuore e ai polmoni. «L’am- basciata la lascerò presto ma forse non per le ragioni che pensa lei», ha detto.
Durante la conferenza stampa nella sede diplomatica dell’Ecuador nel centro di Londra, Assange quindi attacca Washington: «Contro di me c’è un’aggressiva indagine da parte degli Stati Uniti». Quindi a una domanda sulle sue condizioni di salute rivela: «È un ambiente in cui qualsiasi persona di buona salute avrebbe prima o poi delle difficoltà». Il fondatore di Wikileaks ha ricordato di «essere detenuto in questo Paese senza incriminazione per quattro anni e in ambasciata per due anni senza aree esterne».
Stando a quanto riporta SkyNews, Assange necessita cure particolari in seguito a problemi cardiaci. Il DailyMail aggiunge che l’ambasciata dell’Ecuador ha chiesto l’autorizzazione per farlo ricoverare, sfruttando un’auto diplomatica come ambulanza, in modo da evitare l’arresto. Le autorità britanniche avrebbero però respinto la richiesta.
Assange è ricercato dalla giustizia svedese, che intende ascoltarlo, dopo accuse di stupro nei suoi confronti. Il fondatore di Wikileaks si è rifugiato nell’ambasciata ecuadoriana a Londra due anni or sono, nel timore - dice lui - di essere poi consegnato alle autorità statunitensi, pronte a chiedere una sua condanna all’ergastolo dopo la pubblicazione di decine di migliaia di documenti diplomatici riservati. |